Tecnologia in rialzo: Wall Street accelera con il supporto dei big dell’AI
- piscitellidaniel
- 13 ore fa
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Martedì Wall Street ha chiuso in rialzo, sostenuta dal recupero dei titoli tecnologici e dalle crescenti probabilità che la Federal Reserve statunitense proceda con un taglio dei tassi a dicembre. Questi fattori hanno incoraggiato gli investitori ad acquistare alla vigilia del Ringraziamento.
Tutti e tre i principali indici azionari statunitensi si avviavano verso il quarto giorno consecutivo di guadagni, mentre gli operatori mettevano da parte le preoccupazioni legate alle valutazioni elevate del comparto tech, che la scorsa settimana avevano pesato sui mercati.
I timori si sono attenuati grazie ai solidi risultati trimestrali e alle prospettive positive del colosso dell’intelligenza artificiale Nvidia, ulteriormente rafforzati dalle previsioni di ricavi superiori alle attese per il quarto trimestre di Dell Technologies, produttore di server per AI.
Un sondaggio Reuters indica che gli analisti, in media, si aspettano un aumento del 12% dell’S&P 500 da qui alla fine del 2026, sostenuto da un’economia robusta, dalla continua forza del settore tecnologico e da una Fed più accomodante.
Il Beige Book della Fed, che riassume le condizioni economiche nei vari distretti, sembra aver influito poco o nulla sulle aspettative di un taglio dei tassi.
Secondo il FedWatch del CME, i mercati attribuiscono attualmente una probabilità dell’84,9% a una riduzione di 25 punti base del tasso sui fondi federali al termine della riunione di politica monetaria di dicembre.
Le compagnie aeree hanno messo a segno un forte rialzo in quello che è tradizionalmente il giorno più intenso dell’anno per i vettori commerciali: l’indice S&P 1500 Airlines è salito del 3,4%.
Il traffico aereo viene spesso interpretato come un indicatore dello stato di salute dei consumatori, un segnale incoraggiante in vista della stagione degli acquisti natalizi, che prende il via con il Ringraziamento e prosegue con il Black Friday e il Cyber Monday. Si tratta di un periodo decisivo per i rivenditori statunitensi, impegnati ad attirare i clienti mentre affrontano margini di profitto compressi dai dazi e dalla recente ondata di licenziamenti aziendali.
Tuttavia, sebbene la National Retail Federation preveda che le vendite natalizie del 2025 supereranno per la prima volta il trilione di dollari, le prospettive dei grandi retailer discount come Walmart e Target restano divergenti.
Sul fronte macroeconomico, i nuovi dati mostrano che gli ordini di beni strumentali chiave hanno toccato un picco a settembre. E, benché il rapporto del Dipartimento del Commercio risulti parzialmente datato a causa dei ritardi legati alla chiusura delle attività governative, lascia comunque intendere che la spesa aziendale sia più robusta delle stime degli economisti.
Di contro, se le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono risultate inferiori alle attese, quelle continuative continuano a crescere, in linea con recenti sondaggi che mostrano un progressivo deterioramento della percezione dei consumatori riguardo al mercato del lavoro.
Il Dow Jones Industrial Average è salito di 388,45 punti, ovvero dello 0,82%, a 47.501,03, l'S&P 500 ha guadagnato 53,34 punti, ovvero dello 0,79%, a 6.819,20 e il Nasdaq Composite ha guadagnato 198,98 punti, ovvero dello 0,86%, a 23.224,17. Tra gli 11 principali settori dell’S&P 500, la tecnologia ha messo a segno i progressi percentuali più consistenti, mentre i servizi di comunicazione sono stati il comparto più debole.
Dell Technologies è avanzata del 5,9% grazie a utili superiori alle previsioni e a indicazioni prospettiche positive.
Workday, invece, ha ceduto il 9,3% dopo aver riportato ricavi da abbonamenti del terzo trimestre semplicemente in linea con le attese.
Le stime sugli utili annuali di Deere, inferiori alle aspettative e penalizzate dall’impatto dei dazi, hanno spinto il titolo del produttore di macchinari pesanti a un calo del 4,7%.
Alla Borsa di New York i titoli in rialzo hanno superato quelli in ribasso con un rapporto di 4,11 a 1, registrando 225 nuovi massimi e 20 nuovi minimi.
Sul Nasdaq, 3.165 titoli sono avanzati contro 1.417 in flessione, con un rapporto tra emissioni in rialzo e in ribasso pari a 2,23 a 1.
L’S&P 500 ha segnato 31 nuovi massimi a 52 settimane senza registrare nuovi minimi, mentre il Nasdaq Composite ha totalizzato 118 nuovi massimi e 44 nuovi minimi.
Fonte: investing.com




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