proposti 173 emendamenti per modificare il GDPR
- Luca Baj
- 15 mag 2022
- Tempo di lettura: 1 min
Dal 25 maggio 2018 in Italia è entrato in vigore il GDPR, ovvero il nuovo Regolamento Europeo di protezione dei dati, che aveva come obbiettivo principale unificare le varie procedure e normative di protezione dei dati presenti in tutti i paesi membri. Oggi, dopo più di 2 anni dalla sua entrata in vigore la commissione LIBE ha presentato un documento di aggiornamento in cui ha proposto ben 173 emendamenti per modificare il Regolamento, che verrà sottoposto all'esame della Commissione Europea e del Parlamento. Un parte degli emendamenti riguarda l'utilizzo che viene fatto del GDPR, secondo la LIBE, infatti, spesso il regolamento privacy viene utilizzato come strumento limitativo della libertà di informazione, soprattutto nel mondo del giornalismo e dell'informazione pubblica.
Altro aspetto a cui si rivolgono gli emendamenti riguarda il fatto che spesso l'accesso a determinati sevizi è subordinato all'ottenimento di specifici consensi, in violazione dell'art. 7 GDPR, pertanto si chiede alla Commissione Europea di creare uno strumento che possa essere facilmente applicato da ogni sito Web per superare questo ostacolo.
Altro aspetto di particolare rilievo, sul quale si chiede di fare alcune modifiche, riguarda l'applicazione delle sanzioni tra i vari stati. Si è rilevato, infatti, che a volte per violazioni simili commesse in diversi stati vengano applicate sanzioni completamente diverse.

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