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Europa meridionale: resilienza e fragilità della crescita

I Paesi dell’Europa meridionale affrontano una fase complessa caratterizzata da crescita tenue, debito pubblico elevato e pressioni sociali accentuate. Nonostante ciò, alcuni settori dimostrano una sorprendente vitalità: turismo, servizi innovativi, agroalimentare di qualità e manifattura ad alto contenuto creativo. Questa resilienza non basta però a compensare interamente le fragilità strutturali. Le disparità territoriali restano elevate, la demografia non favorisce il rinnovamento del capitale umano e la produttività registra un ritmo poco competitivo rispetto al Nord Europa.

L’efficacia degli investimenti pubblici e la capacità di utilizzare i fondi europei rappresentano fattori cruciali. Senza politiche industriali mirate e strategie fiscali più favorevoli alla crescita, la convergenza con le regioni più avanzate resterà un obiettivo difficile da raggiungere. Il 2026 indicherà se i Paesi della fascia mediterranea sapranno imprimere una svolta o se la divaricazione economica tenderà ad ampliarsi.

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