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Capitale umano e produttività europea in transizione

La produttività del lavoro è il parametro che più di ogni altro determina la capacità competitiva dell’Europa. Le tecnologie emergenti migliorano i processi, ma la trasformazione non si traduce automaticamente in incrementi di efficienza. Le aziende necessitano di lavoratori in grado di gestire strumenti complessi, interpretare dati, coordinarsi in team multidisciplinari e aggiornare costantemente le proprie competenze. Tuttavia, le differenze tra regioni avanzate e regioni arretrate restano marcate.

Il 2026 rappresenta una fase cruciale per la formazione professionale e per i sistemi educativi. I Paesi che investono coerentemente in percorsi STEM, centri di ricerca, formazione continua e partnership pubblico-private mostrano una crescita più equilibrata. L’Europa dovrà supportare questi percorsi con politiche coordinate, altrimenti la flessione della produttività rischierà di diventare strutturale. Solo un capitale umano preparato potrà sostenere la competitività industriale e la transizione ecologica in corso.

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