BCE in allerta sugli Stati Uniti: De Guindos avverte l'Europa sui rischi di contagio da debito e mercati finanziari
- Martina Migliorati
- 1 giorno fa
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Gli Stati Uniti restano partner cruciali per l’Europa, ma la loro solidità economica non è più considerata un dato acquisito. A sollevare l’allarme è il vicepresidente della Banca centrale europea, Luis De Guindos, che durante la presentazione dell’aggiornamento della Revisione della stabilità finanziaria ha evidenziato rischi crescenti legati alla situazione fiscale americana.
Secondo De Guindos, le fragilità dei fondamentali di bilancio degli USA e l’incertezza sul ruolo futuro del dollaro nei mercati internazionali rappresentano fattori di rischio importanti. La BCE teme che eventuali tensioni provenienti dai mercati del Tesoro statunitense possano avere conseguenze rilevanti anche per l’Europa.
Il vicepresidente ha rilevato come la congiuntura economica statunitense stia mostrando segnali di rallentamento, elemento che desta preoccupazione vista la centralità degli USA nell’economia mondiale. “Scostamenti di bilancio o shock esterni potrebbero portare a una rivalutazione globale del rischio sovrano”, ha spiegato, sottolineando che un simile scenario rischia di essere aggravato dalle strategie di trading a leva, sempre più diffuse sui mercati finanziari.
Il timore della BCE è che le difficoltà americane possano generare un effetto contagio, colpendo in particolare i Paesi dell’eurozona con livelli di debito più elevati. Tra questi spicca l’Italia, che con un rapporto debito/PIL pari al 136,4% è particolarmente esposta. Una crisi del mercato obbligazionario statunitense, ha avvertito De Guindos, potrebbe riflettersi sui titoli di Stato europei e mettere sotto pressione la stabilità finanziaria dell’intera area euro.
Non è solo il debito pubblico a preoccupare Francoforte. De Guindos ha richiamato l’attenzione anche sul crescente peso delle criptovalute nei mercati globali, tema su cui l’amministrazione Trump ha mostrato grande interesse. I mercati crypto, ha detto, “continuano ad espandersi e mostrano una maggiore interconnessione con il sistema finanziario tradizionale”, accompagnata peraltro da “un aumento della leva speculativa”.
Il messaggio della BCE è chiaro: le fragilità americane non sono un problema lontano, ma un potenziale shock in grado di ripercuotersi sull’Europa. E le istituzioni europee devono attrezzarsi per fronteggiare una fase in cui stabilità finanziaria globale e politica economica USA appaiono più incerte che mai.



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