top of page

Bankitalia, Panetta: più autonomia strategica per l’Europa passa dal rilancio dell’economia

Il governatore di Bankitalia Fabio Panetta richiama con forza la necessità di rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa, sottolineando che tale obiettivo può essere raggiunto solo attraverso una ripresa economica solida e strutturale. La sua analisi parte da una constatazione: l’Unione europea continua a dipendere in modo rilevante da tecnologie, materie prime e investimenti provenienti dall’esterno, un limite che rende il sistema economico vulnerabile agli shock globali e alle tensioni geopolitiche. Per Panetta, la risposta deve essere un cambio di passo nelle politiche industriali, negli investimenti e nella capacità di innovazione del continente.


Il governatore evidenzia come la transizione digitale ed energetica rappresentino due pilastri essenziali per costruire un’Europa più resiliente. Tuttavia, tali trasformazioni richiedono un livello di investimenti molto superiore a quello attuale. Le imprese europee, in particolare quelle attive nei settori tecnologici e nelle filiere strategiche, devono poter contare su infrastrutture efficienti, accesso al credito e politiche pubbliche in grado di sostenere i progetti di lungo periodo. Panetta richiama l’attenzione anche sulla necessità di rafforzare il ruolo delle istituzioni finanziarie europee nel canalizzare risorse verso innovazione, autonomia energetica e capacità produttiva interna.


Uno dei nodi centrali riguarda la competitività del sistema europeo rispetto alle altre grandi economie, come Stati Uniti e Cina, che stanno investendo massicciamente nei settori strategici. Secondo Panetta, l’Europa rischia di rimanere indietro se non riuscirà ad adottare un approccio più coordinato e ambizioso, superando la frammentazione delle politiche nazionali. L’autonomia strategica non può essere interpretata come isolamento, ma come capacità di prendere decisioni indipendenti, proteggere le filiere essenziali e sviluppare tecnologie proprietarie, riducendo al minimo le dipendenze esterne.


La questione energetica occupa una parte importante del ragionamento del governatore. Le tensioni geopolitiche degli ultimi anni hanno messo in luce i rischi derivanti dall’affidamento a fornitori esteri per gas, petrolio e componenti fondamentali per le energie rinnovabili. Panetta osserva che il rafforzamento della produzione interna, lo sviluppo delle infrastrutture elettriche e la diversificazione delle fonti sono condizioni indispensabili per garantire stabilità e sicurezza all’intera Unione. La transizione verso un’economia a basse emissioni deve essere accelerata, ma allo stesso tempo accompagnata da misure che rendano sostenibili i costi per famiglie e imprese.


Un altro punto chiave riguarda il ruolo dei mercati finanziari europei, ancora troppo frammentati rispetto ai concorrenti globali. Panetta sottolinea l’esigenza di completare l’Unione dei mercati dei capitali e di rafforzare il sistema bancario, così da mobilitare più risorse private per finanziare innovazione, infrastrutture e crescita. L’Europa, secondo il governatore, dispone di risparmio sufficiente, ma fatica a trasformarlo in investimenti produttivi a causa di vincoli regolatori, differenze normative e scarsa integrazione finanziaria tra gli Stati membri.


La politica fiscale rappresenta un ulteriore elemento della strategia proposta. Panetta sostiene la necessità di un quadro più stabile e prevedibile, che consenta agli Stati di sostenere la crescita senza rinunciare alla disciplina di bilancio. L’esperienza del Next Generation EU dimostra, a suo avviso, come strumenti europei comuni possano rafforzare la capacità di risposta alle crisi e promuovere investimenti di qualità. Il problema è rendere tali strumenti più permanenti e integrati, evitando che l’Europa si limiti a interventi emergenziali e non strutturali.


Infine, il governatore richiama il ruolo dei lavoratori e delle competenze come fattore determinante dell’autonomia strategica. La competitività europea dipende dalla capacità di formare capitale umano altamente qualificato, in grado di sostenere l’innovazione e adattarsi alle trasformazioni tecnologiche in corso. Investire in istruzione, ricerca e formazione tecnica avanzata è, per Panetta, una componente imprescindibile del percorso verso un’economia più autonoma e resiliente.


L’intervento di Panetta si inserisce in un quadro globale caratterizzato da rivalità economiche e da un crescente ricorso alle politiche industriali nazionali. La sua visione indica una direzione chiara: l’Europa deve costruire la propria autonomia non con barriere, ma rafforzando la propria capacità produttiva e innovativa, recuperando un ruolo centrale nello scenario internazionale e mettendo la crescita economica al servizio della stabilità e della sicurezza del continente.

Post correlati

Mostra tutti

Commenti


Le ultime notizie

bottom of page