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Antitrust, sanzione a Sky Italia: l’Autorità contesta pratiche commerciali scorrette nei servizi a pagamento

L’Antitrust ha imposto una sanzione a Sky Italia al termine di un’indagine avviata dopo numerose segnalazioni dei consumatori riguardo alle modalità di gestione dei servizi a pagamento e delle comunicazioni contrattuali. L’Autorità ha ritenuto che alcune pratiche messe in atto dalla società non rispettassero i principi di trasparenza e correttezza, generando un potenziale pregiudizio per gli utenti, soprattutto nella fase di rinnovo e modifica delle offerte. La decisione segna un nuovo intervento dell’Antitrust nel settore delle telecomunicazioni e dei servizi televisivi, già più volte oggetto di verifiche per comportamenti ritenuti poco chiari nei confronti degli abbonati.


Secondo quanto ricostruito dall’Autorità, una delle criticità riguardava l’informazione sui costi applicati dopo il periodo promozionale. In diversi casi gli utenti si sarebbero ritrovati a pagare importi superiori rispetto a quelli prospettati al momento dell’adesione, senza aver ricevuto comunicazioni adeguate e tempestive sulle variazioni contrattuali. L’Antitrust ha rilevato che tali informazioni risultavano talvolta incomplete o presentate in modo da non consentire una piena consapevolezza delle condizioni economiche dell’offerta, ostacolando così la possibilità di effettuare una scelta libera e informata.


Un altro elemento contestato riguarda la difficoltà per gli abbonati nel disattivare i servizi aggiuntivi o recedere dai contratti. Le procedure sarebbero risultate eccessivamente complesse, con canali di comunicazione non sempre efficaci e tempi di gestione più lunghi del necessario. In alcune situazioni, gli utenti avrebbero riscontrato problemi nel verificare lo stato delle richieste o nel ricevere conferma dell’avvenuta cessazione del servizio, generando ulteriori addebiti non desiderati. L’Autorità ha giudicato queste modalità non conformi agli obblighi di correttezza richiesti ai professionisti che operano nel mercato dei servizi digitali.


L’indagine ha esaminato anche la struttura delle offerte commerciali proposte da Sky Italia, valutando se fossero presentate in maniera sufficientemente chiara e comprensibile. La complessità dei pacchetti, l’uso di messaggi promozionali sintetici e la presenza di condizioni contrattuali articolate avrebbero contribuito a creare un quadro non sempre immediato per i consumatori. L’Antitrust ha evidenziato che la comunicazione deve consentire agli utenti di comprendere in modo semplice la durata delle promozioni, i costi successivi e gli eventuali oneri per la disdetta.


La sanzione inflitta rappresenta un richiamo forte alla necessità di tutelare i consumatori in un mercato particolarmente esposto a dinamiche commerciali aggressive. L’Autorità ha ricordato che il settore pay-tv e delle piattaforme digitali è caratterizzato da offerte in continua evoluzione, con un crescente utilizzo di formule promozionali che richiedono massima chiarezza nella presentazione delle condizioni economiche e contrattuali. Per questo motivo viene richiesto ai grandi operatori di adottare procedure trasparenti e facilmente accessibili, garantendo agli abbonati la possibilità di esercitare i propri diritti senza ostacoli.


Sky Italia ha dichiarato di voler collaborare con l’Autorità e di essere pronta ad apportare le modifiche necessarie alle proprie procedure interne. La società sostiene di aver già avviato una revisione dei processi di comunicazione verso i clienti e dei meccanismi di gestione dei contratti, al fine di migliorare l’esperienza degli utenti e conformarsi pienamente alle indicazioni ricevute. La vicenda riporta al centro dell’attenzione il tema della trasparenza nei servizi digitali, un ambito in cui le autorità europee stanno intensificando i controlli per tutelare i consumatori e garantire un funzionamento corretto del mercato.

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