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AI e Crisi d’Impresa: INPS sulla via del debutto

Non è un mistero o una novità il fatto che l’intelligenza artificiale faccia sempre più parte delle nostre vite quotidiane e professionali.

E anche gli Enti si stanno sempre più attrezzando ed interessando allo sfruttamento di questa tecnologia.

È il caso dell’INPS, che sta implementando un sistema basato sull’intelligenza artificiale per monitorare e prevenire le crisi d’impresa, anticipando segnali di difficoltà finanziaria attraverso l’analisi dei flussi contributivi e delle posizioni assicurative.

Il progetto si inserisce nel contesto del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019), che promuove un sistema di allerta precoce per salvaguardare posti di lavoro e la stabilità del sistema previdenziale.

L’INPS sta sviluppando un software, che verrà messo a disposizione delle sedi territoriali, che utilizzerà algoritmi per analizzare dati come flussi Uniemens e variazioni occupazionali, identificando anomalie che potrebbero indicare una crisi imminente. L’addestramento dell’algoritmo è ad oggi in corso, ma ci si aspetta che possa vedere la luce entro un anno circa, ed essere quindi messo al servizio delle sedi territoriali in tutta Italia.

Il presidente dell’INPS, Gabriele Fava, e il direttore centrale delle Entrate Inps, Antonio Pone, hanno sottolineato l’importanza dell’intelligenza artificiale come strumento strategico per un welfare generativo, capace di promuovere la partecipazione attiva e la crescita, oltre a garantire le prestazioni.

Una tale iniziativa rappresenta un cambiamento culturale nella gestione del rischio aziendale, passando da un approccio burocratico a uno manageriale e proattivo, e dimostra come anche l’INPS si sia messo in pista per abbracciare la spinta delle nuove tecnologie. Atteggiamento questo che nell’ambito della crisi d’impresa suggerisce la volontà di adeguarsi al nuovo approccio, rafforzando il ruolo dell’Istituto nella prevenzione delle crisi d’impresa.

L’obiettivo sembra essere quello di intervenire tempestivamente, evitando che le difficoltà aziendali si trasformino in insolvenze strutturali, e quindi nell’ottica, tipica del nuovo codice della crisi, di “preservare” il valore aziendale ed il credito contributivo.

Non si può che confidare che l’addestramento prosegua nel migliore dei modi, e dia luce a un software affidabile e completo.

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