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Wall Street recupera con la spinta di AmEx, attesa per la decisione sui tassi

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Mercoledì Wall Street ha chiuso con risultati contrastanti: l’S&P 500 ha registrato un netto ribasso in attesa della decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse, attesa nel corso della giornata.


La banca centrale dovrebbe tagliare il costo del denaro di almeno 25 punti base alle 14:00 ET, un passo ampiamente previsto dai mercati dopo i recenti dati che hanno evidenziato un indebolimento del mercato del lavoro.


Gli operatori seguiranno con attenzione le parole del presidente Jerome Powell e le nuove proiezioni del cosiddetto “dot plot”, utili a delineare le prospettive di politica monetaria. Secondo le stime di LSEG, gli investitori prezzano complessivamente circa 66 punti base di allentamento entro la fine del 2025.


Sul fronte societario, Nvidia ha perso il 3,1%, pesando sul Nasdaq, dopo indiscrezioni secondo cui l’autorità cinese per Internet avrebbe ordinato alle principali aziende tecnologiche locali di sospendere l’acquisto dei suoi chip. L’indice più ampio dei semiconduttori rischia così di interrompere una striscia positiva di nove sedute, la più lunga dal settembre 2017.


In controtendenza, i comparti difensivi hanno mostrato solidità: i beni di consumo primari sono avanzati dell’1,2% e la sanità dello 0,6%. Questi rialzi hanno contribuito a limitare l’impatto delle perdite tecnologiche sull’S&P 500.


Il comparto finanziario ha recuperato le perdite della vigilia, mettendo a segno un progresso dell’1%. Tra i titoli più brillanti spicca American Express, salita del 2,7% e capace di toccare un nuovo massimo storico, risultando tra i migliori performer del Dow Jones.


Alle 11:50 ET, il Dow Jones Industrial Average è salito di 297,03 punti, ovvero lo 0,65%, a 46.054,28, l'S&P 500 ha perso 8,29 punti, ovvero lo 0,13%, a 6.598,24, e il Nasdaq Composite è sceso di 114,23 punti, ovvero lo 0,51%, a 22.219,73.


La riunione della Federal Reserve rappresenta ora un banco di prova per il recente rally di Wall Street, alimentato sia dalle aspettative di un imminente taglio dei tassi sia dal rinnovato entusiasmo verso i titoli legati all’intelligenza artificiale. Gli operatori confidano che una nuova fase di allentamento monetario possa rafforzare e ampliare l’attuale corsa dei mercati.


Sul fronte politico-istituzionale, le tensioni legate all’indipendenza della Fed sembrano essersi allentate: martedì Stephen Miran ha giurato come nuovo governatore, mentre una corte d’appello ha respinto il tentativo del presidente Donald Trump di rimuovere la governatrice Lisa Cook.


Settembre, storicamente un mese debole per Wall Street, ha invece visto i tre principali indici chiudere in positivo. Dal 2000, l’S&P 500 ha registrato in media un calo dell’1,5% nello stesso mese, secondo i dati LSEG.


Tra le singole storie societarie, spicca New Fortress Energy, che ha guadagnato il 26,5% dopo aver siglato un accordo per la fornitura di gas naturale liquefatto al governo di Porto Rico.




Fonte: investing.com

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