Wall Street in rialzo tra tecnologia, Oracle e Carnival sotto i riflettori
- piscitellidaniel
- 13 ore fa
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Venerdì Wall Street ha chiuso in rialzo, sostenuta dal recupero dei titoli tecnologici che ha guadagnato slancio con l’avvicinarsi delle ultime settimane dell’anno. In controtendenza Nike, crollata dopo risultati trimestrali penalizzati dal rallentamento delle vendite in Cina.
Le società a maggiore capitalizzazione hanno ampliato i guadagni avviati giovedì, quando le solide previsioni del produttore di chip Micron Technology hanno riacceso l’ottimismo sulle azioni legate all’intelligenza artificiale. Il comparto era stato recentemente sotto pressione a causa delle valutazioni elevate e delle preoccupazioni sui finanziamenti.
Nel corso della seduta di venerdì, Micron ha toccato un massimo storico, chiudendo in rialzo del 5,3%. Nvidia è salita del 3%, contribuendo a spingere l’indice Philadelphia SE Semiconductor a un progresso del 2,6%.
Dicembre è storicamente un mese favorevole per i mercati azionari. Dal 1950, il cosiddetto “rally di Babbo Natale” ha visto l’S&P 500 registrare un aumento medio dell’1,3% negli ultimi cinque giorni di contrattazione dell’anno e nei primi due di gennaio, secondo lo Stock Trader’s Almanac.
Non sono però mancate le note negative. Le azioni Nike sono scivolate del 9,7% dopo che il gruppo dell’abbigliamento sportivo ha riportato un calo dei margini lordi per il secondo trimestre consecutivo, penalizzato dalla debolezza della domanda in Cina e dagli sforzi per rivedere il mix di prodotti.
Pesante anche Lamb Weston, che ha perso il 25% dopo che il fornitore di patatine fritte surgelate ha confermato per la seconda volta quest’anno le previsioni di vendita annuali, in un contesto di crescente incertezza economica.
Conagra ha ceduto il 3% dopo che il produttore degli snack a base di carne Slim Jim ha confermato le previsioni di vendita annuali, a seguito di un secondo trimestre privo di slancio.
Alle 11:34 ET, il Dow Jones Industrial Average è salito di 302,01 punti, ovvero dello 0,63%, a 48.251,75. L'S&P 500 ha guadagnato 57,19 punti, ovvero dello 0,84%, a 6.831,87, mentre il Nasdaq Composite è avanzato di 259,97 punti, ovvero dell'1,13%, a 23.266,33.
Gli investitori hanno trovato parziale sollievo nei dati sull’inflazione statunitense, con i prezzi al consumo aumentati a novembre meno del previsto. Alcuni analisti hanno tuttavia avvertito che le statistiche potrebbero risultare distorte dalla chiusura del governo durata 43 giorni, che ha ostacolato la raccolta dei dati di ottobre.
Sempre venerdì, l’Università del Michigan ha diffuso il dato finale sulla fiducia dei consumatori di dicembre, pari a 52,9, leggermente inferiore alla stima preliminare di 53,3.
Secondo i dati LSEG, il mercato continua a scommettere su almeno due tagli dei tassi di interesse da 25 punti base da parte della Federal Reserve nel corso del prossimo anno, attribuendo una probabilità del 20% a una prima riduzione già a gennaio.
Infine, gli analisti hanno messo in guardia su un possibile aumento della volatilità legato al cosiddetto “triple witching”, la scadenza trimestrale simultanea di opzioni su azioni, futures su indici azionari e opzioni su indici.
Tra gli altri titoli, Oracle ha messo a segno un balzo del 7,4% dopo che ByteDance, la società cinese proprietaria di TikTok, ha siglato accordi vincolanti per la cessione del controllo delle attività statunitensi dell’app di video brevi a un consorzio di investitori, che include anche il colosso del cloud computing.
In forte rialzo anche Carnival, avanzata dell’8,9% dopo che il gruppo crocieristico ha fornito previsioni di utili annuali robuste, facendo leva su tariffe più elevate e su una domanda che resta sostenuta tra i consumatori a più alto reddito.
Sul fronte dell’ampiezza di mercato, i titoli in rialzo hanno superato quelli in calo con un rapporto di 1,7 a 1 sul Nyse e di 1,73 a 1 sul Nasdaq.
Quanto ai nuovi massimi e minimi, l’S&P 500 ha registrato 12 nuovi massimi e due nuovi minimi nelle ultime 52 settimane, mentre il Nasdaq Composite ha segnato 59 nuovi massimi e 105 nuovi minimi.
Fonte: investing.com




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