Wall Street in calo: l’S&P 500 ai minimi di tre settimane tra incertezze sul lavoro
- piscitellidaniel
- 3 giorni fa
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Mercoledì i principali indici di Wall Street hanno chiuso in calo: l’S&P 500 e il Nasdaq sono scivolati ai livelli più bassi delle ultime tre settimane, penalizzati soprattutto dalla debolezza dei grandi titoli tecnologici. Gli investitori hanno inoltre digerito un rapporto che segnala difficoltà nel finanziamento dei progetti di data center di Oracle.
Il titolo Oracle ha ceduto il 5% dopo che un report ha indicato come Blue Owl Capital, il principale partner della società nel settore dei data center, non intenda sostenere un accordo da 10 miliardi di dollari per la prossima struttura.
Le preoccupazioni legate al crescente ricorso all’indebitamento da parte dell’intero comparto tecnologico, nel tentativo di raggiungere gli obiettivi legati all’intelligenza artificiale, hanno più volte pesato sulla propensione al rischio nel corso del trimestre.
Alle 11:39 ET, il Dow Jones Industrial Average è sceso di 105,49 punti, ovvero lo 0,22%, a 48.008,04, l'S&P 500 ha perso 53,59 punti, ovvero lo 0,79%, a 6.746,67 e il Nasdaq Composite ha perso 292,03 punti, ovvero l'1,26%, a 22.816,43.
Sei degli undici principali settori dell’S&P 500 hanno registrato ribassi, con il comparto tecnologico in flessione dell’1,9%. L’indice di riferimento si avvia così verso la quarta seduta consecutiva in territorio negativo.
Secondo un’inchiesta di Reuters, Google, controllata di Alphabet, starebbe lavorando a una nuova iniziativa per ridurre il vantaggio software di Nvidia. Le azioni Alphabet hanno perso il 2,6%, mentre Nvidia, leader nel campo dell’intelligenza artificiale, ha lasciato sul terreno l’1,8%, toccando anch’essa i minimi delle ultime tre settimane e trascinando al ribasso del 3% l’indice del settore dei chip.
Nelle ultime indiscrezioni sul futuro controllo di Warner Bros Discovery, il consiglio di amministrazione del gruppo media ha respinto l’offerta ostile da 108,4 miliardi di dollari presentata da Paramount Skydance, optando invece per l’offerta vincolante avanzata da Netflix.
In Borsa, le azioni Netflix sono salite dell’1,2%, mentre i titoli Paramount e Warner Bros hanno registrato cali rispettivamente del 4,9% e dell’1,3%.
Il comparto energetico ha mostrato un andamento positivo: società come ConocoPhillips e Occidental Petroleum hanno guadagnato oltre il 2% ciascuna, in linea con il rialzo del 2% dei prezzi del petrolio. A sostenere il mercato è stata anche la decisione del presidente statunitense Donald Trump di ordinare il “blocco” di tutte le petroliere sanzionate in entrata e in uscita dal Venezuela.
Seduta negativa invece per Lennar, che ha perso il 5,6% dopo aver mancato le stime sugli utili del quarto trimestre.
Un parziale sollievo per gli investitori è arrivato dalle dichiarazioni del governatore della Federal Reserve Christopher Waller, spesso considerato una figura di riferimento nella politica monetaria, il quale ha affermato che la banca centrale dispone ancora di margine per ridurre i tassi di interesse in presenza di un indebolimento del mercato del lavoro.
Martedì l’S&P 500 è sceso ai livelli più bassi delle ultime tre settimane, dopo che un importante report sull’occupazione non ha fornito indicazioni sufficientemente chiare sullo stato del mercato del lavoro. Gli analisti hanno inoltre sottolineato il rischio che i dati siano stati distorti dalla recente chiusura delle attività governative.
Il prossimo appuntamento rilevante per i mercati sarà la pubblicazione dei dati sull’inflazione al consumo, attesa per giovedì a cura del Dipartimento del Commercio.
Con circa due settimane alla chiusura dell’anno, Wall Street si prepara a mettere a segno il terzo anno consecutivo di rialzi, sostenuta dalle aspettative di futuri tagli dei tassi di interesse e dall’entusiasmo legato allo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Persistono però timori sulle valutazioni elevate del comparto tecnologico, che hanno favorito una rotazione degli investimenti verso le società a piccola capitalizzazione e altri settori, come sanità e bancario.
Sul New York Stock Exchange i titoli in ribasso hanno superato quelli in rialzo con un rapporto di 1,11 a 1, mentre sul Nasdaq il rapporto è stato di 1,32 a 1.
L’S&P 500 ha segnato nove nuovi massimi a 52 settimane e nessun nuovo minimo, mentre il Nasdaq Composite ha registrato 69 nuovi massimi e 99 nuovi minimi.
Fonte: investing.com




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