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Turismo in campeggio e roulotte: l’estate 2025 registra ricavi per 8,5 miliardi di euro

Il turismo all’aria aperta in Italia vive una stagione di forte crescita. I ricavi complessivi stimati per l’estate 2025 raggiungono gli 8,5 miliardi di euro, confermando il campeggio e le vacanze in roulotte tra le forme di turismo più dinamiche del Paese. Il dato segna un consolidamento strutturale del comparto, che negli ultimi anni ha saputo evolversi da esperienza economica e informale a prodotto turistico di qualità, integrato con i servizi del territorio e con le nuove esigenze di sostenibilità.


La formula del turismo open air intercetta un pubblico sempre più ampio e diversificato. Famiglie, giovani e viaggiatori internazionali scelgono campeggi, villaggi, aree sosta e strutture mobili per la possibilità di vivere un’esperienza flessibile e immersa nella natura. Il contatto diretto con l’ambiente, la libertà di movimento e la percezione di vacanza autentica rappresentano i principali fattori di scelta. Negli ultimi anni, l’offerta si è evoluta rapidamente, affiancando alle piazzole tradizionali bungalow, case mobili, tende di lusso e spazi glamping dotati di ogni comfort.


L’incremento dei ricavi riflette anche la capacità delle strutture di destagionalizzare le presenze. Sempre più campeggi mantengono aperti i propri impianti per periodi più lunghi, estendendo la stagione da aprile a ottobre e sfruttando la domanda crescente nei mesi primaverili e autunnali. L’innovazione tecnologica e la qualità dei servizi hanno reso il soggiorno in campeggio competitivo rispetto alle formule alberghiere di fascia media, mentre la maggiore attenzione all’efficienza energetica e all’impatto ambientale ha reso il settore un esempio di sostenibilità nel turismo.


La domanda interna continua a rappresentare una componente fondamentale, ma cresce in modo sensibile anche la quota di turisti stranieri. I flussi provenienti da Germania, Paesi Bassi, Austria e Francia contribuiscono in modo rilevante al fatturato complessivo. La rete dei campeggi italiani è oggi una delle più capillari in Europa, con oltre 2.600 strutture censite e un’offerta che copre l’intero territorio nazionale, dalle località balneari alle aree montane, fino ai laghi e ai parchi naturali. Le regioni con la maggiore concentrazione di strutture restano Veneto, Toscana, Emilia-Romagna e Sardegna, ma si registra una crescita anche nel Sud Italia e nelle isole minori.


Dal punto di vista economico, il comparto open air genera un indotto significativo. Oltre ai ricavi diretti delle strutture, contribuiscono alla cifra complessiva le attività di ristorazione, i servizi di noleggio, le escursioni, il commercio locale e la fornitura di attrezzature tecniche per il campeggio. La filiera comprende anche il mercato dei veicoli ricreazionali, con la vendita e il noleggio di camper e roulotte che hanno registrato un aumento costante. Il comparto dei camper, in particolare, rappresenta una parte importante del turismo itinerante, con una domanda in crescita tra i viaggiatori europei che scelgono l’Italia come meta principale.


Sul fronte dell’offerta, gli operatori hanno investito in digitalizzazione, infrastrutture e servizi accessori. La prenotazione online è ormai la modalità prevalente, e molte strutture adottano sistemi di check-in automatizzato e applicazioni per la gestione del soggiorno. La qualità delle strutture si è elevata grazie all’introduzione di standard omogenei e all’attenzione alla sostenibilità: energia rinnovabile, gestione efficiente dei rifiuti e riduzione dei consumi idrici sono oggi elementi centrali del modello gestionale.


Il campeggio e le vacanze in roulotte riflettono anche una tendenza culturale in evoluzione. La ricerca di esperienze autentiche e di contatto diretto con l’ambiente risponde al bisogno di rallentare i ritmi, recuperare spazi di libertà e ridurre l’impatto ambientale delle vacanze. Gli operatori hanno saputo interpretare questa domanda con proposte che combinano semplicità e comfort, creando un equilibrio tra natura e servizi. Le strutture più innovative offrono spazi dedicati al benessere, aree fitness, percorsi naturalistici e attività esperienziali, con un’attenzione crescente alla qualità complessiva dell’esperienza.


Il turismo open air contribuisce in modo crescente alla valorizzazione dei territori. I campeggi si collocano spesso in aree di pregio ambientale o culturale, favorendo la scoperta di destinazioni secondarie e la distribuzione dei flussi turistici su tutto il territorio nazionale. Le amministrazioni locali considerano questo segmento una risorsa strategica, capace di attrarre visitatori durante tutto l’anno e di promuovere modelli di turismo sostenibile. L’aumento dei ricavi per l’estate 2025 conferma la solidità del comparto e la sua capacità di adattarsi alle nuove dinamiche del mercato, diventando una componente strutturale dell’economia turistica italiana.

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