Accumulo energetico in mare: la tecnologia di pompaggio sviluppata da Sizable Energy rivoluziona il sistema degli stoccaggi
- piscitellidaniel
- 5 ore fa
- Tempo di lettura: 3 min
Sizable Energy, impresa tecnologica italiana specializzata in sistemi di accumulo di lunga durata, ha sviluppato una soluzione innovativa di pompaggio marino per l’immagazzinamento di energia elettrica. Il progetto si basa su un principio simile al pompaggio idroelettrico tradizionale, ma applicato al contesto sottomarino, utilizzando la pressione dell’acqua e la gravità come elementi di conversione. Il sistema consente di accumulare l’energia prodotta da fonti rinnovabili e di restituirla alla rete nei momenti di maggiore richiesta, offrendo una risposta concreta alla crescente esigenza di stabilità del sistema elettrico.
Il funzionamento si fonda su un doppio serbatoio, uno posto sul fondale marino e l’altro galleggiante in superficie, collegati da una colonna di liquido ad alta densità. Quando la produzione di energia rinnovabile è in eccesso, l’impianto utilizza l’energia disponibile per pompare la soluzione salina dal serbatoio inferiore a quello superiore. Nei momenti di maggiore consumo, il flusso viene invertito: il liquido scende per gravità e aziona le turbine generando elettricità. L’intero ciclo avviene in un circuito chiuso, senza impatti diretti sull’ambiente marino e senza dispersioni.
L’obiettivo della tecnologia è offrire un’alternativa sostenibile e scalabile ai sistemi di accumulo basati su batterie al litio, che presentano limiti in termini di durata, costi e approvvigionamento delle materie prime. Il pompaggio marino proposto da Sizable Energy è in grado di garantire capacità di stoccaggio su larga scala, con un rendimento stabile nel tempo e una vita utile superiore ai quarant’anni. La profondità del mare diventa un alleato: maggiore è la distanza tra i due serbatoi, maggiore è l’energia potenziale accumulabile.
La struttura è pensata per essere modulare e adattabile a diversi fondali, anche a profondità superiori ai 400 metri. Le componenti principali, come le turbine e le condotte, sono progettate per resistere alla pressione idrostatica e alla corrosione, con materiali e tecnologie proprie dell’ingegneria offshore. Il sistema è interamente reversibile e può essere installato in prossimità di parchi eolici marini, impianti fotovoltaici costieri o altre infrastrutture energetiche, favorendo la creazione di hub di accumulo decentrati.
Sizable Energy ha scelto di collocare in Italia il primo impianto dimostrativo, sfruttando le condizioni favorevoli del Mar Mediterraneo per testare la tecnologia in ambiente reale. Le acque profonde e relativamente calme del bacino mediterraneo consentono infatti di effettuare operazioni di installazione e monitoraggio in sicurezza, riducendo tempi e costi di sperimentazione. Il progetto si inserisce nel quadro della transizione energetica nazionale, che prevede un’espansione significativa delle rinnovabili e un parallelo aumento della capacità di stoccaggio per garantire equilibrio tra produzione e consumo.
Il principio fisico su cui si basa il sistema è quello dell’energia potenziale gravitazionale, che in mare assume una forma inedita grazie alla densità della salamoia impiegata. Rispetto ai tradizionali impianti di pompaggio idroelettrico in montagna, la soluzione offshore consente di superare i vincoli territoriali e ambientali, eliminando la necessità di costruire dighe o bacini artificiali. L’intero impianto può essere rimosso o ricollocato, rendendo la tecnologia reversibile e adatta anche a impieghi temporanei o in zone ad alta variabilità energetica.
Il vantaggio economico risiede nella capacità di accumulare energia per lunghi periodi, con costi inferiori a quelli delle batterie di grande capacità. Il sistema consente di immagazzinare elettricità in eccesso prodotta da eolico e solare e di rilasciarla quando la produzione cala, stabilizzando la rete e riducendo la necessità di fonti fossili di bilanciamento. L’efficienza complessiva del ciclo, secondo le prime analisi, si attesta intorno al 70 per cento, un valore competitivo rispetto ad altri sistemi di storage di lunga durata.
L’adozione della tecnologia di Sizable Energy si colloca in un contesto europeo in cui cresce la domanda di soluzioni di accumulo sostenibili. L’Unione Europea considera l’accumulo energetico una componente essenziale per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica e per favorire l’integrazione delle fonti rinnovabili nella rete elettrica. La possibilità di utilizzare il mare come infrastruttura naturale di stoccaggio rappresenta una prospettiva strategica per i Paesi costieri, in particolare per l’Italia, che dispone di un’estesa linea costiera e di competenze avanzate nella progettazione offshore.
Il progetto di Sizable Energy è stato sviluppato da un team di ingegneri e ricercatori con esperienza nel settore energetico e marittimo. L’azienda ha avviato una collaborazione con enti di ricerca e università per validare i modelli fluidodinamici e le prestazioni del sistema in condizioni reali. Sono in corso attività di simulazione e test su scala ridotta per verificare il comportamento dei materiali, l’efficienza del pompaggio e la compatibilità ambientale dell’impianto. L’obiettivo è arrivare, entro i prossimi anni, alla realizzazione di un impianto pilota operativo su scala industriale in acque italiane.
Commenti