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L’Europa accelera sulla difesa: il piano di finanziamenti di Ursula von der Leyen

Luca Brivio

A cento giorni dall’insediamento della nuova Commissione Europea, la presidente Ursula von der Leyen ha delineato un ambizioso piano per rafforzare la difesa dell’Unione Europea. Durante una conferenza stampa, ha sottolineato la crescente minaccia ai valori democratici europei e la necessità di adottare misure straordinarie per garantire la sicurezza del continente. Tra le novità annunciate, spicca la creazione di un collegio di commissari dedicato esclusivamente alla sicurezza, sia interna che esterna, per affrontare in modo più efficace le sfide geopolitiche e le minacce ibride.

Il piano prevede un massiccio programma di finanziamenti, con l’emissione di bond europei per un valore di 150 miliardi di euro, destinati a sostenere prestiti agli Stati membri per rafforzare le loro capacità difensive. Inoltre, la Commissione metterà a disposizione un bilancio di 650 miliardi di euro, escludendo le spese per la difesa dai parametri di deficit eccessivo. Questa scelta mira a incentivare gli investimenti nel settore senza penalizzare i conti pubblici nazionali, consentendo agli Stati di modernizzare le proprie forze armate con un approccio coordinato a livello comunitario.

Von der Leyen non ha escluso la possibilità di introdurre sussidi diretti per la difesa, seguendo la proposta avanzata dal governo italiano. Tuttavia, ha precisato che la priorità immediata sarà l’attuazione del piano “ReArm”, volto a potenziare la capacità strategica dell’UE. Questo approccio segna un deciso cambio di passo rispetto al passato, con l’Europa che punta a una maggiore autonomia nella gestione della propria sicurezza, senza però rinunciare all’alleanza storica con gli Stati Uniti.

Il rafforzamento della difesa europea non è solo una questione di sicurezza, ma anche di competitività economica. Secondo la presidente della Commissione, gli investimenti nel settore potrebbero stimolare l’innovazione tecnologica e creare un mercato unico più dinamico. Con questo piano, l’UE si prepara ad affrontare un’epoca di nuove sfide geopolitiche, dimostrando la volontà di assumersi una maggiore responsabilità nella protezione dei propri cittadini e nel rafforzamento della sua posizione globale.

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