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BBVA sigla un accordo con OpenAI per portare l’intelligenza artificiale nelle banche: assistenti virtuali per i clienti e strumenti evoluti per i dipendenti

BBVA ha annunciato un nuovo accordo strategico che introduce l’intelligenza artificiale generativa in modo strutturale nei servizi bancari, segnando uno dei passi più significativi nel processo di trasformazione digitale del settore finanziario europeo. La banca prevede di integrare sistemi avanzati basati su modelli di ultima generazione per migliorare l’esperienza dei clienti e semplificare l’operatività interna, aprendo la strada a un nuovo paradigma in cui l’interazione quotidiana con la banca sarà sempre più mediata da assistenti virtuali intelligenti. L’iniziativa non riguarda solo l’automazione dei processi, ma la creazione di strumenti capaci di comprendere le esigenze dei clienti, guidarli nelle scelte finanziarie e supportare i dipendenti con funzioni analitiche avanzate.


La prima fase del progetto prevede la diffusione di assistenti virtuali che supporteranno i clienti nelle operazioni quotidiane, facilitando l’accesso ai servizi e riducendo i tempi di attesa. Questi strumenti non si limiteranno alle funzioni tradizionali dei chatbot, ma utilizzeranno capacità conversazionali evolute in grado di analizzare le richieste, elaborare le informazioni e proporre soluzioni personalizzate. BBVA punta a raggiungere un livello di interazione simile a quello di una consulenza umana, con risposte coerenti, contestualizzate e comprensibili. L’obiettivo è rendere più intuitivo l’utilizzo dell’app e dei canali digitali, soprattutto per chi gestisce risparmi, investimenti o operazioni complesse che richiedono un supporto immediato.


Sul fronte interno, l’accordo introduce la figura dell’“alter ego digitale”, un assistente avanzato dedicato ai dipendenti, concepito per velocizzare l’analisi dei dati, organizzare attività, preparare documentazione e generare sintesi operative. Questo strumento consentirà al personale di concentrarsi sulle attività a maggiore valore aggiunto, riducendo l’onere della gestione burocratica e aumentando l’efficienza complessiva. La banca ritiene che la combinazione tra competenze umane e capacità analitiche dell’intelligenza artificiale possa migliorare la qualità del servizio e ridurre gli errori, offrendo ai dipendenti un supporto costante e in grado di adattarsi alle esigenze dei diversi ruoli professionali.


L’iniziativa arriva in un momento in cui l’intero settore bancario sta accelerando sull’adozione della tecnologia generativa, spinto dalla necessità di contenere i costi operativi, aumentare la sicurezza e rendere più competitive le piattaforme digitali. Le banche stanno sperimentando soluzioni che spaziano dalla verifica dei documenti alla gestione dei rischi, dall’analisi dei portafogli ai suggerimenti personalizzati per gli investitori. Con questo accordo, BBVA si posiziona tra i pionieri in Europa nell’integrazione diretta di strumenti basati su modelli avanzati, delineando uno scenario in cui l’intelligenza artificiale diventerà un elemento strutturale delle attività finanziarie, non più un semplice supporto sperimentale.


Una parte rilevante del progetto riguarda la sicurezza dei dati. BBVA ha sottolineato che l’integrazione dei nuovi sistemi sarà accompagnata da controlli rigorosi sulla privacy e sulla gestione delle informazioni sensibili, con sistemi in grado di operare in ambienti protetti e conformi alle normative internazionali. La banca intende mantenere un elevato standard di tutela, evitando che i dati personali possano essere utilizzati al di fuori del perimetro autorizzato. La fiducia dei clienti rappresenta un patrimonio essenziale, e l’adozione dell’intelligenza artificiale dovrà essere compatibile con le regole che governano il settore bancario e con la trasparenza necessaria per evitare rischi reputazionali.


La collaborazione con OpenAI permette inoltre a BBVA di accedere all’evoluzione continua dei modelli generativi, garantendo aggiornamenti costanti e la possibilità di sperimentare nuove funzionalità prima dell’adozione su larga scala. Questa relazione diretta con uno dei principali attori globali dell’intelligenza artificiale offre alla banca un vantaggio competitivo significativo, permettendo di sviluppare servizi distintivi rispetto alla concorrenza e di migliorare l’esperienza dei clienti con un livello di innovazione difficilmente replicabile nel breve periodo.


L’introduzione dell’AI nei servizi bancari non è solo un’evoluzione tecnologica, ma anche culturale. Le banche devono ripensare il proprio modo di operare, ridefinire i processi interni e preparare il personale a collaborare con sistemi intelligenti che rappresentano un’estensione delle capacità umane. BBVA considera questo cambiamento come un investimento strategico, orientato a costruire una banca più reattiva, efficiente e moderna. La prospettiva è quella di un settore in cui clienti e dipendenti interagiranno quotidianamente con strumenti digitali evoluti, dando vita a un modello operativo che combina precisione algoritmica e sensibilità umana.


BBVA punta così a diventare un riferimento nell’evoluzione del settore bancario europeo, dimostrando come l’intelligenza artificiale non debba essere percepita come un elemento sostitutivo, ma come una tecnologia capace di amplificare le competenze delle persone e migliorare la qualità del servizio. L’accordo apre una fase nuova, destinata a influenzare l’intero mercato finanziario nel passaggio verso un modello in cui AI e servizi bancari saranno sempre più integrati.

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