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L’export europeo tra protezionismo e nuove opportunità


Le tensioni geopolitiche e il ritorno del protezionismo influenzano profondamente le strategie dell’export europeo. Alcuni settori, come l’automotive e i macchinari industriali, risentono di dazi e barriere tecniche imposte da mercati terzi. Altri, come il lusso, il farmaceutico e l’agroalimentare premium, trovano margini di espansione in economie emergenti ad alto reddito. La frammentazione delle catene globali di approvvigionamento impone alle imprese europee una revisione delle strategie logistiche e una maggiore resilienza produttiva.

Il 2026 offrirà un quadro più chiaro: le aziende dovranno diversificare i mercati, investire in qualità e rafforzare la presenza nei Paesi con domanda crescente. La capacità dell’Europa di mantenere il proprio peso negli scambi internazionali dipenderà dalla rapidità con cui saprà adattarsi alle nuove condizioni globali.

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