Intesa Sanpaolo oltre le attese: 2,6 miliardi di utile nel primo trimestre 2025
- piscitellidaniel
- 6 mag
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Nel primo trimestre del 2025, Intesa Sanpaolo ha registrato un utile netto pari a 2,6 miliardi di euro, superando ampiamente le stime degli analisti e confermandosi come una delle principali banche europee per solidità patrimoniale e redditività. Il risultato segna un incremento del 18,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando l’utile si era fermato a 2,2 miliardi. Il dato ha battuto anche le previsioni del consensus Bloomberg, che indicavano un risultato netto atteso di circa 2,2-2,3 miliardi.
Il margine di interesse è cresciuto dell’11,4% su base annua, raggiungendo i 3,9 miliardi di euro, trainato dall’effetto positivo dei tassi d’interesse più elevati e dalla gestione attiva del portafoglio impieghi. Le commissioni nette sono state pari a 2,3 miliardi, registrando un lieve aumento rispetto al primo trimestre 2024, con un buon andamento nei servizi di gestione del risparmio e nell’attività bancaria tradizionale. Il risultato dell’attività assicurativa ha contribuito per 550 milioni, riflettendo la solidità dell’area Vita e Danni e una buona performance commerciale.
I costi operativi si sono mantenuti sotto controllo, registrando un lieve incremento dell’1,5% rispetto al 2024, dovuto principalmente a investimenti mirati nella trasformazione digitale e nella sicurezza informatica. L’indice cost/income si è attestato al 42,7%, in netto miglioramento rispetto al 44,8% del primo trimestre 2024. La banca ha inoltre rafforzato ulteriormente la qualità del credito: il costo del rischio è sceso a 25 punti base, mentre il rapporto tra crediti deteriorati netti e impieghi totali è rimasto al di sotto dell’1%.
La posizione patrimoniale si conferma solida: il Common Equity Tier 1 ratio fully loaded è salito al 14,9%, dal 14,6% di fine 2024. Questo valore include già l’effetto della distribuzione del dividendo intermedio previsto e del riacquisto di azioni proprie annunciato a marzo 2025. Intesa Sanpaolo ha infatti avviato un buyback per un ammontare complessivo di 1,7 miliardi di euro, già approvato dalla BCE, che sarà completato nel corso dell’anno.
L’amministratore delegato Carlo Messina, commentando i risultati, ha evidenziato come il primo trimestre 2025 rappresenti un importante segnale di continuità nel percorso di crescita e creazione di valore del gruppo. Messina ha confermato la guidance per l’intero esercizio, con un utile netto atteso oltre gli 8 miliardi di euro, confermando al tempo stesso la volontà di mantenere un payout ratio elevato a beneficio degli azionisti. Ha inoltre sottolineato il ruolo della banca nel supportare l’economia italiana, con 14 miliardi di nuovo credito erogato a famiglie e imprese nei primi tre mesi dell’anno.
Nel comunicato sui risultati trimestrali, Intesa Sanpaolo ha ribadito l’impegno nella sostenibilità ambientale e sociale, con oltre 2 miliardi di finanziamenti green erogati nel trimestre e nuove iniziative nel campo dell’educazione finanziaria, dell’inclusione sociale e della rigenerazione urbana. Il gruppo ha inoltre annunciato il lancio di nuovi strumenti digitali per le PMI e il potenziamento dei servizi di investimento attraverso la piattaforma Fideuram Direct.
Il titolo in Borsa ha reagito positivamente alla pubblicazione dei dati, registrando un rialzo del 3,2% e portandosi ai massimi da inizio anno. Gli analisti hanno accolto con favore i numeri del trimestre, giudicando credibile la conferma degli obiettivi annuali e apprezzando in particolare la capacità del gruppo di generare utili in maniera stabile e sostenibile, anche in uno scenario macroeconomico non privo di incertezze. Diversi operatori ritengono che Intesa Sanpaolo possa rappresentare un benchmark per il settore bancario europeo nel 2025, grazie alla sua strategia equilibrata tra redditività, solidità patrimoniale e visione a lungo termine.
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