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Gelate in Turchia: rischio globale per la produzione di nocciole e albicocche

Tra il 10 e il 12 aprile 2025, la Turchia è stata colpita da una delle gelate più devastanti degli ultimi trent'anni, con temperature scese fino a -15°C in oltre 36 province. Questo evento ha causato danni significativi a numerose colture, tra cui nocciole e albicocche, mettendo a rischio la produzione mondiale di questi frutti.


Impatto sulla produzione di nocciole

La Turchia è il principale produttore mondiale di nocciole, soddisfacendo circa il 75% della domanda globale. Le gelate hanno colpito duramente le regioni costiere del Mar Nero, in particolare le province di Ordu, Samsun e Sakarya, dove si concentra la maggior parte della produzione. Secondo le stime, si prevede una riduzione del raccolto del 30% per la stagione 2025-2026. Molti alberi, stressati dalle basse temperature, potrebbero perdere i frutti nei prossimi mesi, aggravando ulteriormente la situazione.


Questa situazione ha già avuto ripercussioni sul mercato internazionale: i prezzi delle nocciole turche sono aumentati significativamente, con i gherigli naturali da 11-13 mm che hanno superato i 10 €/kg. Molti produttori stanno trattenendo le scorte in attesa di ulteriori aumenti di prezzo, mentre gli esportatori affrontano difficoltà nel soddisfare gli ordini precedenti.


Danni alla produzione di albicocche

Anche la produzione di albicocche ha subito gravi danni, soprattutto nella provincia di Malatya, che rappresenta l'85% della produzione nazionale. Le gelate hanno colpito durante il periodo di fioritura, causando la perdita di gran parte del raccolto. Le stime indicano una riduzione della produzione fino al 90%, con conseguenze significative per l'economia locale e per l'export, considerando che la Turchia ha esportato albicocche per un valore di circa 330 milioni di dollari negli ultimi cinque anni.


Conseguenze economiche e sociali

Le perdite economiche causate dalle gelate sono stimate in oltre 575 milioni di euro. Molti agricoltori hanno visto svanire il lavoro di un anno in pochi giorni, nonostante gli sforzi per proteggere le colture, come l'uso di ventilatori e l'irrigazione. Le temperature estremamente basse hanno reso inefficaci queste misure.


Le conseguenze si riflettono anche sui consumatori, con un aumento dei prezzi dei prodotti derivati da nocciole e albicocche, come cioccolato, creme spalmabili e frutta secca. Inoltre, la scarsità di questi prodotti potrebbe influenzare la disponibilità sul mercato internazionale, con possibili ripercussioni sulle esportazioni turche.


Prospettive future

L'evento ha evidenziato la vulnerabilità dell'agricoltura turca ai cambiamenti climatici e la necessità di adottare misure preventive più efficaci. Le autorità stanno valutando interventi per sostenere gli agricoltori colpiti e per rafforzare la resilienza del settore agricolo. Nel frattempo, i mercati internazionali monitorano attentamente la situazione, considerando l'importanza della Turchia nella produzione globale di nocciole e albicocche.

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