Dollaro debole sostiene l’argento, oro stabile e petrolio in flessione
- piscitellidaniel
- 23 dic
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Martedì i principali indici azionari hanno registrato lievi rialzi, mentre i rendimenti dei titoli del Tesoro sono aumentati dopo la diffusione di dati economici statunitensi migliori delle attese. Parallelamente, lo yen ha messo a segno un forte balzo in seguito agli avvertimenti di Tokyo sulla disponibilità a intervenire per sostenere la valuta, sotto pressione da tempo.
In Europa, l’indice paneuropeo STOXX 600 ha raggiunto brevemente un nuovo massimo storico, sostenuto dai guadagni del settore sanitario, dopo che il colosso farmaceutico Novo Nordisk ha ottenuto negli Stati Uniti l’approvazione per la sua pillola per la perdita di peso.
Sul fronte delle materie prime, l’argento ha superato per la prima volta la soglia dei 70 dollari l’oncia, toccando un massimo storico, mentre anche l’oro ha segnato un nuovo record.
Negli Stati Uniti, i dati hanno indicato che l’economia è cresciuta nel terzo trimestre a un ritmo superiore alle aspettative, trainata da una solida spesa dei consumatori. Le stime preliminari mostrano un aumento del prodotto interno lordo del 4,3% su base annua, nettamente al di sopra del 3,3% previsto dagli economisti secondo un sondaggio Reuters.
La pubblicazione di diversi indicatori economici statunitensi era stata rinviata a causa della chiusura record del governo federale.
Il Dow Jones Industrial Average è salito di 44,14 punti, ovvero dello 0,09%, a 48.406,82, l' S&P 500 è salito di 5,95 punti, ovvero dello 0,09%, a 6.884,37 e il Nasdaq Composite è salito di 7,37 punti, ovvero dello 0,03%, a 23.435,22.
L’indice MSCI delle azioni globali ha guadagnato 2,31 punti, pari a un incremento dello 0,23%, salendo a 1.017,80.
In Europa, l’indice paneuropeo STOXX 600 ha chiuso in rialzo dello 0,4%, mentre in Asia il Nikkei, principale indice giapponese, ha terminato la seduta sostanzialmente invariato.
Martedì le azioni di Novo Nordisk sono salite dopo che la Food and Drug Administration statunitense ha approvato la sua pillola per la perdita di peso, offrendo al gruppo farmaceutico danese un vantaggio competitivo nel mercato in rapida espansione dei trattamenti contro l’obesità.
L’autorizzazione rafforza la posizione di Novo Nordisk nella corsa allo sviluppo di un efficace farmaco orale dimagrante, mentre la società cerca di recuperare le quote di mercato perse a favore di Eli Lilly.
Sul fronte obbligazionario, il rendimento dei titoli del Tesoro statunitensi a 10 anni è aumentato di 2,71 punti base, attestandosi al 4,198%. Il dollaro ha inoltre limitato le perdite nei confronti dello yen e dell’euro dopo la pubblicazione dei dati sulla crescita economica degli Stati Uniti, che hanno rafforzato le aspettative di una pausa nei tagli dei tassi da parte della Federal Reserve nella riunione di gennaio.
Lo yen si è mantenuto stabile mentre gli investitori valutavano la possibilità di un intervento imminente delle autorità giapponesi a sostegno della valuta.
Martedì il ministro delle Finanze Satsuki Katayama ha affermato che il Giappone dispone di piena libertà di azione per contrastare oscillazioni eccessive dello yen, lanciando finora il segnale più deciso sulla disponibilità di Tokyo a intervenire sui mercati per arginare bruschi deprezzamenti della valuta.
In questo contesto, lo yen giapponese si è rafforzato dello 0,55% nei confronti del dollaro, scendendo a 156,21 yen per dollaro. L’euro è avanzato dello 0,12% a 1,1775 dollari, mentre l’indice del dollaro ha ceduto lo 0,19%, attestandosi a 98,05.
Nonostante la Bank of Japan abbia aumentato i tassi nella riunione di politica monetaria di venerdì, la decisione era ampiamente prevista e il governatore Kazuo Ueda ha fornito pochi segnali sull’entità di eventuali ulteriori rialzi.
Il dollaro ha perso terreno nei confronti delle principali valute, con l’euro in rialzo dello 0,3% a 1,1795 dollari e la sterlina in crescita dello 0,4% a 1,3514 dollari.
Sul mercato dei metalli preziosi, l’argento ha proseguito il suo rally record, avvicinandosi alla soglia chiave dei 70 dollari l’oncia, mentre l’oro ha ridimensionato i guadagni dopo aver toccato un nuovo massimo storico. L’argento spot è salito dello 0,7% a 69,48 dollari l’oncia, dopo aver raggiunto un record nel corso della seduta, mentre l’oro spot è rimasto stabile a 4.445,36 dollari.
Sul fronte energetico, il greggio statunitense ha ceduto lo 0,24%, scendendo a 57,88 dollari al barile, mentre il Brent è arretrato dello 0,32% a 61,87 dollari al barile.
In Asia, l’indice blue-chip CSI300 della Cina ha registrato un rialzo dello 0,2%. Secondo quanto emerso da una conferenza di lavoro sulla politica abitativa pubblicata martedì, Pechino intensificherà il rinnovamento urbano e rafforzerà gli interventi per stabilizzare il mercato immobiliare nel 2026, in vista del lancio del nuovo piano quinquennale.
Fonte: investing.com




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