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BYD supera ogni previsione: vendite record ad aprile 2025 e obiettivo fissato a 5,5 milioni di veicoli

Il colosso cinese dell’auto BYD (Build Your Dreams) ha ufficialmente comunicato di aver registrato un nuovo record di vendite nel mese di aprile 2025, consolidando la propria posizione di punta nel mercato globale dei veicoli elettrici. Con oltre 313.245 veicoli consegnati solo nell’ultimo mese e un totale cumulativo da gennaio ad aprile che supera 1,2 milioni di unità, BYD punta con decisione all’obiettivo di vendere 5,5 milioni di veicoli entro la fine dell’anno. Il dato mensile rappresenta un incremento del 48% rispetto allo stesso mese del 2024, a dimostrazione di una crescita solida e in accelerazione.


A trainare questa espansione sono state in particolare le vendite di veicoli 100% elettrici (BEV), che ad aprile hanno rappresentato oltre 145.000 immatricolazioni, quasi il 50% del totale mensile. Il resto delle vendite è stato coperto dai veicoli ibridi plug-in (PHEV), a dimostrazione della strategia multi-tecnologica che caratterizza l’offerta del gruppo. Tra i modelli più venduti figurano la berlina Seal, la compatta Dolphin e il SUV Atto 3, quest’ultimo molto apprezzato anche nei mercati esteri, in particolare in Europa e America Latina.


A livello internazionale, BYD ha moltiplicato gli sforzi per affermarsi oltre i confini della Cina. Nei primi quattro mesi del 2025, le esportazioni hanno superato le 120.000 unità, con una penetrazione particolarmente significativa in Brasile, Australia, Tailandia e diversi paesi dell’Europa occidentale. In Spagna e Regno Unito, BYD ha registrato un incremento delle vendite superiore al 100% rispetto all’anno precedente. Anche in Italia la presenza si rafforza, con la rete di concessionari in espansione e piani per la realizzazione di un hub logistico dedicato.


Il prossimo passo per BYD sarà la produzione locale in Europa. La costruzione del primo impianto europeo, situato in Ungheria, è attualmente in fase avanzata e l’avvio della produzione è previsto entro la fine del 2025. Questa scelta strategica ha l’obiettivo di ridurre la dipendenza dalle esportazioni, accorciare i tempi di consegna e rispondere in modo più flessibile alla domanda del mercato europeo. L’impianto ungherese sarà focalizzato inizialmente sulla produzione dei modelli Dolphin e Atto 3, destinati al mercato del vecchio continente.


Un ruolo chiave nella crescita di BYD è stato giocato dall’innovazione tecnologica. Il gruppo ha continuato a puntare fortemente su batterie di nuova generazione, in particolare la Blade Battery, che garantisce maggiore densità energetica, sicurezza e durata. Questa batteria è ora montata su quasi tutti i modelli di punta dell’azienda e viene sempre più apprezzata dagli utenti e dagli analisti del settore. Anche le piattaforme e-Platform 3.0 e 4.0 stanno contribuendo alla creazione di veicoli sempre più efficienti e scalabili.


Il piano industriale di BYD per il 2025 prevede inoltre un ampliamento della gamma di modelli, con il lancio di almeno tre nuove vetture elettriche destinate al mercato globale. Alcuni di questi modelli saranno rivolti al segmento premium, in risposta alla crescente concorrenza da parte di marchi come Tesla, BMW e Mercedes. Proprio Tesla rappresenta il principale avversario per BYD nella corsa al predominio del mercato mondiale delle auto elettriche, ma il gruppo cinese ha ormai dimostrato di avere i numeri e le infrastrutture per competere ad armi pari.


Anche i dati finanziari confermano il buon momento dell’azienda: il fatturato del primo trimestre è aumentato del 42% rispetto al 2024, con una redditività operativa in miglioramento. La capitalizzazione di mercato di BYD si è mantenuta sopra i 90 miliardi di euro, rendendola una delle prime dieci case automobilistiche al mondo per valore di borsa. Gli analisti ritengono che il traguardo dei 5,5 milioni di veicoli entro la fine del 2025 sia pienamente alla portata, con la possibilità concreta che venga superato.


Sul piano geopolitico, BYD continua a navigare un contesto complesso segnato da tensioni commerciali, in particolare con l’Unione Europea, che sta valutando l’introduzione di dazi sull’importazione di veicoli elettrici cinesi. Tuttavia, la strategia di delocalizzazione produttiva e l’investimento in nuove filiere locali potrebbero permettere all’azienda di mitigare gli effetti di eventuali misure protezionistiche.


Con un mix ben calibrato di innovazione, espansione internazionale, investimenti produttivi e competitività dei prezzi, BYD si sta imponendo come una delle principali protagoniste della transizione energetica nell’industria automobilistica globale.

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