Trump concede la grazia al fondatore di Binance: la mossa che scuote la politica e la finanza internazionale
- piscitellidaniel
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L’ex presidente americano Donald Trump ha concesso la grazia a Changpeng Zhao, noto come “CZ”, fondatore della piattaforma di criptovalute Binance, riaccendendo il dibattito globale sul rapporto tra politica, finanza digitale e potere giudiziario. La decisione, resa pubblica con un comunicato ufficiale, ha colto di sorpresa il mondo economico e diplomatico, provocando reazioni contrastanti da parte di governi, autorità di vigilanza e operatori del settore. Zhao era stato condannato negli Stati Uniti per violazioni delle norme antiriciclaggio e per aver consentito l’utilizzo della piattaforma in transazioni illecite, tra cui schemi di evasione e finanziamento occulto. La grazia presidenziale lo libera dalle restrizioni residue della sentenza e gli consente di tornare a ricoprire ruoli direzionali nel settore finanziario, seppur sotto la supervisione delle autorità.
La scelta di Trump è stata motivata, secondo fonti vicine all’ex presidente, dall’intento di “favorire l’innovazione finanziaria americana e ristabilire un equilibrio nella regolamentazione globale delle criptovalute”. Una dichiarazione che ha suscitato immediate polemiche. Gli ambienti più conservatori hanno accolto la decisione come un atto politico mirato a rafforzare l’immagine di Trump come difensore della libertà economica e dell’imprenditoria privata, mentre i democratici hanno denunciato la grazia come un precedente pericoloso, che rischia di indebolire la credibilità del sistema giudiziario e di minare la fiducia degli investitori.
L’episodio arriva in un momento di particolare tensione tra gli Stati Uniti e le autorità di regolamentazione finanziaria globali. Binance, la più grande piattaforma di scambio di criptovalute al mondo, era stata al centro di una serie di procedimenti internazionali che avevano portato, nel 2023, a un accordo milionario con il Dipartimento di Giustizia americano. Zhao si era dimesso da CEO come parte di quell’intesa e aveva accettato di pagare una sanzione record, ammettendo parzialmente le violazioni. La grazia concessa ora da Trump, a distanza di meno di due anni dalla condanna, cambia radicalmente il quadro, restituendo all’imprenditore una piena libertà d’azione e sollevando dubbi sulle motivazioni politiche della decisione.
La notizia ha avuto un effetto immediato sui mercati. Il prezzo del Bitcoin ha registrato un’impennata nelle ore successive all’annuncio, spinto dalle aspettative di una possibile riapertura di Binance ai mercati statunitensi con minori vincoli. Gli analisti sottolineano però che l’entusiasmo degli investitori potrebbe essere di breve durata, poiché la decisione rischia di generare nuove tensioni con la Securities and Exchange Commission e con le autorità europee, che mantengono un atteggiamento più restrittivo nei confronti delle piattaforme di scambio di criptovalute. Il ritorno in scena di Zhao, figura carismatica ma controversa, è destinato a ridisegnare gli equilibri dell’intero settore.
Dal punto di vista politico, la grazia si inserisce nel quadro della campagna elettorale di Trump, che continua a utilizzare gesti simbolici ad alto impatto mediatico per consolidare la propria base elettorale. La sua decisione di riabilitare un imprenditore asiatico accusato di aver aggirato le regole del sistema finanziario americano è stata interpretata come un segnale di apertura verso il mondo dell’innovazione digitale e, al tempo stesso, come una provocazione nei confronti dell’establishment di Washington. La Casa Bianca e il Dipartimento del Tesoro hanno espresso “preoccupazione” per le implicazioni della mossa, ribadendo la necessità di mantenere un controllo rigoroso sulle attività finanziarie globali per prevenire rischi di destabilizzazione monetaria.
L’effetto della grazia va oltre i confini degli Stati Uniti. In Europa, le autorità di vigilanza temono che la decisione possa indebolire il quadro normativo in costruzione sul mercato delle criptovalute, basato sul regolamento MiCA (Markets in Crypto-Assets). La Commissione europea ha espresso riserve sull’opportunità di un atto che riabilita un soggetto condannato per gravi violazioni finanziarie, mentre in Asia il gesto di Trump è stato accolto con favore dagli operatori del settore, che vedono in esso un segnale di distensione e di apertura verso un nuovo equilibrio tra innovazione e regolamentazione.
La figura di Zhao rimane comunque controversa. Fondatore di Binance nel 2017, aveva costruito un impero finanziario globale basato sulla decentralizzazione e sulla libertà di transazione, sfidando le istituzioni bancarie tradizionali. Tuttavia, il modello operativo della piattaforma è stato oggetto di critiche per l’opacità dei flussi finanziari e per la mancanza di controlli stringenti sulle operazioni. Le indagini condotte dalle autorità americane avevano rivelato che Binance aveva facilitato transazioni per miliardi di dollari senza adeguate verifiche sull’origine dei fondi, aprendo la strada a fenomeni di riciclaggio e frode. La condanna di Zhao era stata vista come un segnale forte della volontà degli Stati Uniti di imporre regole al mercato delle criptovalute, ma la grazia di Trump rischia ora di ribaltare quella narrativa.
La decisione riporta al centro del dibattito il ruolo dei governi nella regolazione della finanza digitale. Le criptovalute, nate come strumenti di emancipazione economica e di autonomia dal sistema bancario, sono diventate negli ultimi anni un terreno di scontro tra innovazione e controllo istituzionale. La grazia concessa al fondatore di Binance riaccende il confronto tra due visioni opposte: quella di chi vede nella blockchain e nella finanza decentralizzata un’opportunità per rilanciare l’economia globale e quella di chi teme che l’assenza di regole chiare possa minare la stabilità del sistema finanziario internazionale.
Gli analisti politici sottolineano che la mossa di Trump potrebbe anche avere ripercussioni sui rapporti con la Cina, Paese d’origine di Zhao e attore centrale nella nuova geografia tecnologica mondiale. Sebbene l’imprenditore abbia da tempo rinunciato alla cittadinanza cinese per ragioni legali e commerciali, la sua figura resta simbolica per il settore fintech asiatico. Alcuni osservatori ritengono che la grazia rappresenti anche un tentativo di riavvicinamento indiretto con Pechino, in un momento in cui le tensioni tra le due potenze restano elevate, soprattutto sul fronte tecnologico e commerciale.
L’impatto politico ed economico della decisione appare dunque destinato a estendersi ben oltre la vicenda personale di Changpeng Zhao. Con questa mossa, Trump ha riaffermato il proprio stile decisionale, improntato al pragmatismo e al calcolo mediatico, ma ha anche riaperto un fronte di scontro sulla trasparenza e la credibilità delle istituzioni americane. Il caso Binance, che sembrava archiviato, torna così a occupare il centro della scena internazionale, confermando quanto la frontiera tra economia digitale e potere politico resti fragile e costantemente esposta a nuove tensioni.

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