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Saldi estivi al via: 3,3 miliardi di euro in gioco tra aspettative dei consumatori e sfide per il commercio

Con l'inizio del mese di luglio è scattata ufficialmente la stagione dei saldi estivi in quasi tutte le regioni italiane. Le aspettative sono alte, sia dal lato dei consumatori sia da quello dei commercianti, che confidano in un aumento dei volumi di vendita dopo mesi di consumi incerti. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno i saldi estivi potrebbero generare un giro d’affari di circa 3,3 miliardi di euro, con una spesa media di 145 euro a persona. A fare da traino saranno soprattutto abbigliamento e calzature, ma anche accessori moda e articoli sportivi rappresentano segmenti di interesse crescente.


Il calendario delle date di inizio varia leggermente da regione a regione, ma nella maggior parte dei territori la partenza è stata fissata per sabato 6 luglio, mentre in Sicilia i saldi sono iniziati già il 1° luglio e in Basilicata dal 2. Alcune grandi città, come Milano, Torino, Bologna e Roma, si preparano a un fine settimana con elevato afflusso nei centri commerciali e nelle vie dello shopping. Le associazioni di categoria sottolineano l'importanza della stagione promozionale come volano per il commercio al dettaglio, specialmente per le piccole e medie imprese, messe a dura prova dalla riduzione della spesa delle famiglie e dall’aumento dei costi di gestione.


Comportamenti d’acquisto tra prudenza e selettività

Nonostante l’elevata attesa, il contesto economico impone un certo grado di cautela nelle scelte di consumo. L’inflazione, pur in rallentamento rispetto ai picchi del 2022-2023, ha ridotto il potere d’acquisto reale delle famiglie. Molti consumatori hanno sviluppato una maggiore attenzione alla qualità-prezzo, orientandosi verso acquisti ragionati, spesso pianificati in anticipo. L’aumento dell’utilizzo di strumenti digitali per il monitoraggio delle promozioni e il confronto dei prezzi conferma una crescente maturità nelle decisioni di spesa. Anche l’interesse per i prodotti sostenibili e made in Italy incide sulle preferenze, con un ritorno all’acquisto nei negozi di prossimità, considerati più affidabili in termini di trasparenza e servizio.


Secondo i dati forniti da Confcommercio, quasi il 60% dei consumatori intende approfittare dei saldi per acquistare almeno un capo d’abbigliamento o un paio di scarpe. La fascia d’età tra i 25 e i 45 anni si conferma la più attiva, seguita dai giovani under 25. Cresce anche la componente di spesa realizzata online, che rappresenta circa il 30% delle vendite complessive nella fase promozionale. L’integrazione tra canale fisico e digitale si consolida come elemento strategico per la competitività delle imprese.


Commercio e competitività: la sfida del retail tradizionale

Per i commercianti, i saldi estivi rappresentano un’opportunità decisiva per il bilancio annuale, in particolare per chi opera nel settore moda. Dopo una primavera caratterizzata da vendite altalenanti, dovute anche al meteo instabile, il periodo estivo si presenta come un banco di prova per testare la capacità di attrarre e fidelizzare la clientela. Le attività più attente hanno già iniziato da settimane a pianificare strategie promozionali, allestimenti mirati e campagne di comunicazione sui social media.


La concorrenza con le grandi piattaforme di e-commerce internazionali resta un tema centrale. La velocità delle spedizioni, la varietà dell’offerta e le politiche di reso gratuite rappresentano vantaggi difficili da eguagliare per molti negozi tradizionali. Tuttavia, il punto vendita fisico mantiene un valore aggiunto legato all’esperienza diretta, alla possibilità di provare il prodotto e al contatto umano. L’interazione tra venditore e cliente, la consulenza personalizzata e l’attenzione al dettaglio possono fare la differenza, soprattutto quando accompagnate da una buona reputazione sul territorio.


In molte città, le amministrazioni comunali hanno deciso di affiancare l’avvio dei saldi a iniziative culturali, eventi musicali e aperture serali straordinarie, per incentivare la frequentazione dei centri storici e favorire la vitalità economica locale. Il connubio tra shopping e intrattenimento si dimostra una leva efficace per ampliare la platea dei visitatori e prolungare il tempo di permanenza nei luoghi commerciali.


Trasparenza dei prezzi e regole per tutelare i consumatori

L’attenzione alla correttezza dei comportamenti commerciali è un altro elemento centrale in questa fase. Le associazioni dei consumatori, come Federconsumatori e Adiconsum, invitano gli acquirenti a controllare con attenzione i cartellini, verificare il prezzo iniziale e quello scontato, pretendere sempre lo scontrino e ricordare che, anche in periodo di saldi, valgono gli stessi diritti in materia di garanzia e cambio merce. La normativa prevede infatti che il venditore sia sempre tenuto a indicare in modo chiaro la percentuale di sconto applicata e il prezzo precedente alla promozione, in modo da evitare pratiche scorrette o rialzi fittizi.


Le autorità preposte ai controlli, in primis la Guardia di Finanza e le Polizie locali, intensificheranno le attività di verifica nei punti vendita, con particolare attenzione alle grandi città e alle località turistiche. L’obiettivo è prevenire fenomeni di speculazione, false promozioni e concorrenza sleale, tutelando sia i clienti sia i commercianti onesti. Confesercenti ha ricordato che i saldi non devono essere confusi con le promozioni ordinarie, e che la regolamentazione in materia impone limiti precisi per salvaguardare la trasparenza del mercato.


Turismo e saldi: un binomio strategico per l’estate

L’effetto dei saldi estivi non si esaurisce nell’ambito strettamente commerciale. In molte località d’arte, città balneari e zone montane, la presenza dei turisti nazionali e internazionali contribuisce a vivacizzare le vendite e a rendere il periodo di luglio e agosto particolarmente favorevole per le attività commerciali. Il turismo, in questo contesto, si conferma un alleato prezioso per il commercio locale, grazie alla capacità di generare domanda aggiuntiva anche in settori non tipicamente legati alla villeggiatura.


Gli operatori del settore sperano che il trend positivo delle prenotazioni alberghiere e delle presenze straniere, registrato nei primi mesi del 2024, possa tradursi in un incremento della spesa anche nel comparto moda e accessori. Le città d’arte come Firenze, Venezia, Napoli e Roma registrano già un aumento di visitatori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e molti esercenti si sono attrezzati per offrire servizi multilingue, opzioni di pagamento digitali e tax free shopping per i clienti extra-UE.


In parallelo, gli aeroporti, le stazioni ferroviarie e gli outlet situati lungo le principali direttrici turistiche si confermano hub cruciali per le vendite stagionali. I brand della moda puntano su strategie di marketing mirate e promozioni esclusive per intercettare il flusso turistico e trasformare il viaggio in occasione di acquisto. Le iniziative legate ai saldi diventano così parte integrante dell’offerta turistica, generando sinergie tra commercio, ospitalità e cultura.

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