Quattordicesima mensilità, vacanze agevolate e bonus territoriali: per lavoratori e pensionati un’estate 2025 tra gratifiche, integrazioni e turismo incentivato

L’estate 2025 si preannuncia come un momento cruciale per milioni di lavoratori e pensionati italiani che, tra la quattordicesima mensilità, gli aiuti mirati e le misure locali per il turismo sociale, possono contare su un mix di risorse che sostiene il potere d’acquisto e incentiva i consumi stagionali. Il quadro che si sta delineando riguarda circa 8 milioni di dipendenti del settore privato e quasi 4 milioni di pensionati, per un flusso complessivo stimato in oltre 12 miliardi di euro tra erogazioni e iniziative regionali o aziendali.

La quattordicesima, prevista da numerosi Contratti collettivi nazionali (tra cui commercio, turismo, logistica, alimentari, studi professionali, edilizia, chimica, servizi), rappresenta una mensilità aggiuntiva che viene erogata nei mesi di giugno o luglio. A differenza della tredicesima, legata alle spese natalizie, questa forma di retribuzione integrativa ha storicamente l’obiettivo di sostenere la spesa estiva, spesso destinata a coprire ferie, mutui, rate e consumi straordinari. Non tutti i lavoratori ne beneficiano: non è prevista nei contratti pubblici, né nei CCNL che non la contemplano. In ambito privato, però, è sempre più utilizzata anche come leva di welfare aziendale o come anticipo concordato nelle piattaforme di flexible benefit.

Il calcolo della quattordicesima varia in base al contratto applicato, all’anzianità di servizio e alla retribuzione mensile. In genere, corrisponde a una mensilità piena solo per chi ha lavorato l’intero anno solare. In caso contrario, l’importo è proporzionato ai mesi effettivi di servizio prestati. In media, gli importi oscillano tra 700 e 1.400 euro netti per i lavoratori a tempo pieno del settore commercio, con punte anche più elevate nei comparti ad alta intensità contrattuale. Per i part time e i lavoratori con contratto intermittente, le cifre sono inferiori, ma comunque significative nel bilancio familiare.

Anche i pensionati beneficiano di un meccanismo simile, regolato direttamente dall’INPS. La cosiddetta “quattordicesima per pensionati” è riconosciuta automaticamente nel mese di luglio a chi ha più di 64 anni e un reddito complessivo non superiore a due volte il trattamento minimo INPS (pari a circa 1.080 euro lordi mensili). Gli importi variano da 336 a 655 euro lordi, in funzione degli anni di contributi versati e del reddito dichiarato. Le somme non concorrono alla formazione del reddito imponibile e sono erogate d’ufficio, senza necessità di domanda da parte del pensionato.

Nel 2025, oltre alla quattordicesima, molte aziende stanno prevedendo premi una tantum, fringe benefit potenziati e contributi per il turismo familiare. Alcune realtà del settore metalmeccanico, come previsto negli accordi integrativi aziendali, erogano contributi specifici per soggiorni estivi dei dipendenti, per i centri estivi dei figli o per pacchetti vacanze acquistati tramite piattaforme convenzionate. Allo stesso modo, numerosi enti bilaterali stanno attivando rimborsi parziali per attività ricreative, viaggi e wellness.

Parallelamente, sono numerose le Regioni e i Comuni che hanno rifinanziato iniziative già sperimentate nel 2023 e 2024, volte a sostenere il turismo di prossimità e quello sociale. In Emilia-Romagna è stato rifinanziato il bando “Vacanze per tutti”, che prevede voucher fino a 400 euro per famiglie a basso reddito. In Toscana è in corso la seconda edizione del progetto “Turismo sociale e accessibile”, con sostegni fino a 500 euro per anziani soli o con disabilità. La Regione Campania, attraverso il piano per il welfare turistico 2025, ha previsto una misura specifica per nuclei con minori, con contributi fino al 60% della spesa sostenuta per soggiorni in località della regione stessa.

Anche il Trentino-Alto Adige ha confermato il bonus “Alto Adige Pass ferie”, con sconti su trasporti e pacchetti soggiorno, mentre il Friuli Venezia Giulia ha esteso il contributo “Turismo per tutti”, che copre fino al 70% della spesa per una settimana di vacanza in località montane o termali. In Lombardia si sta sperimentando un programma per il cofinanziamento dei soggiorni di famiglie numerose nelle valli dell’Oltrepò Pavese.

Accanto alle misure istituzionali, sono molte le iniziative promosse dal terzo settore, in particolare dalle ACLI, da cooperative sociali e da associazioni legate al turismo responsabile. Numerosi pacchetti turistici agevolati sono stati predisposti per over 65, famiglie monoparentali e persone con disabilità, con tariffe calmierate e possibilità di pagamento rateale. Alcuni consorzi alberghieri, specie in Puglia, Marche e Sicilia, hanno firmato protocolli con i Comuni per offrire soggiorni al 50% per residenti con ISEE sotto i 15.000 euro.

L’insieme di queste misure, anche se frammentato e differenziato sul territorio, rappresenta un importante elemento di redistribuzione e di rilancio economico. La quattordicesima non solo consente alle famiglie di sostenere le spese stagionali, ma contribuisce anche a rafforzare la domanda interna. Secondo una recente stima di Confesercenti, circa il 37% dei beneficiari della quattordicesima utilizzerà la mensilità per andare in vacanza, mentre un altro 41% la destinerà a pagamenti pregressi, bollette e mutui. Il restante 22% la impiegherà per acquisti discrezionali o per risparmio.

Dati analoghi emergono dall’osservatorio Federconsumatori, che registra una leggera crescita nell’utilizzo della quattordicesima per la prenotazione di viaggi brevi, weekend lunghi e soggiorni termali, con un aumento del 6% rispetto all’anno precedente. Anche il commercio locale attende la ricaduta positiva di questa mensilità: il settore abbigliamento, elettrodomestici ed enogastronomia registra un incremento stagionale legato all’arrivo della quattordicesima, in particolare nei piccoli centri. Il tutto mentre le famiglie cercano un equilibrio tra piacere, necessità e gestione oculata delle proprie risorse.