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La nuova regolamentazione italiana del mercato dei crediti NPL: scenari post recepimento della SMD e disposizioni di vigilanza della Banca d'Italia

Luca Baj


Negli ultimi anni, il sistema bancario italiano ha affrontato una significativa sfida legata alla gestione dei crediti deteriorati, noti come Non-Performing Loans (NPL). L'accumulo di tali crediti ha sollevato preoccupazioni riguardo alla stabilità finanziaria e alla capacità delle banche di sostenere l'economia reale. In risposta a queste problematiche, l'Unione Europea ha introdotto la Direttiva (UE) 2021/2167, conosciuta come Secondary Market Directive (SMD), con l'obiettivo di armonizzare e rafforzare il mercato secondario dei crediti deteriorati. L'Italia ha recepito questa direttiva attraverso il Decreto Legislativo n. 116 del 30 luglio 2024, apportando modifiche sostanziali al Testo Unico Bancario (TUB) e introducendo nuove disposizioni di vigilanza da parte della Banca d'Italia.


Obiettivi della Secondary Market Directive (SMD)

La SMD è stata concepita per creare un quadro normativo uniforme all'interno dell'Unione Europea, facilitando la cessione e la gestione dei crediti deteriorati. Gli obiettivi principali della direttiva includono:

  • Apertura del mercato: consentire a una gamma più ampia di operatori, inclusi quelli non bancari, di acquistare crediti deteriorati, aumentando così la liquidità e la competitività del mercato.

  • Protezione dei debitori: assicurare che i diritti dei debitori siano tutelati durante il processo di cessione e gestione dei crediti, evitando pratiche abusive o scorrette.

  • Trasparenza e standardizzazione: promuovere la trasparenza attraverso la standardizzazione delle informazioni relative ai crediti, facilitando la valutazione e la due diligence da parte degli acquirenti.


Recepimento della SMD in Italia: Decreto Legislativo n. 116/2024

L'Italia ha recepito la SMD con il Decreto Legislativo n. 116/2024, che ha introdotto importanti novità nel TUB, in particolare:

  • Introduzione dei Gestori di Crediti in Sofferenza (GCS): figure autorizzate e vigilate dalla Banca d'Italia, responsabili della gestione dei crediti deteriorati per conto degli acquirenti.

  • Definizione degli Acquirenti di Crediti in Sofferenza (ACS): soggetti, anche non bancari, che possono acquistare crediti deteriorati, a condizione che la loro gestione sia affidata a un GCS autorizzato.

  • Ambito di applicazione: la normativa si applica principalmente ai crediti in sofferenza originati da banche, escludendo quelli di natura commerciale o erariale.

  • Obblighi informativi: le banche cedenti devono fornire agli acquirenti tutte le informazioni necessarie per una corretta valutazione del credito, garantendo trasparenza nel processo di cessione.


Disposizioni di vigilanza della Banca d'Italia

A seguito del recepimento della SMD, la Banca d'Italia ha emanato, il 12 febbraio 2025, le "Disposizioni di vigilanza per la gestione di crediti in sofferenza", che delineano:

  • Procedure di autorizzazione per i GCS: definiscono i requisiti necessari per ottenere l'autorizzazione come gestore di crediti in sofferenza, inclusi criteri di onorabilità, competenza e solidità patrimoniale.

  • Requisiti organizzativi: i GCS devono disporre di strutture adeguate, sistemi di controllo interno efficaci e procedure operative che garantiscano una gestione trasparente e corretta dei crediti.

  • Tutela dei debitori: sono previste misure per assicurare il rispetto dei diritti dei debitori, evitando pratiche aggressive o scorrette nel recupero dei crediti.

  • Monitoraggio e reporting: i GCS sono tenuti a fornire periodicamente alla Banca d'Italia informazioni dettagliate sull'andamento delle attività di recupero e sulla composizione dei portafogli gestiti.


Implicazioni per il mercato italiano dei crediti deteriorati

L'implementazione della SMD e delle relative disposizioni di vigilanza comporta diverse implicazioni per il mercato italiano degli NPL:

  • Maggiore apertura del mercato: la possibilità per soggetti non bancari di acquistare crediti in sofferenza amplia la base degli investitori, potenzialmente aumentando la liquidità e favorendo una più rapida riduzione dei crediti deteriorati nei bilanci bancari.

  • Rafforzamento della fiducia degli investitori: un quadro normativo chiaro e armonizzato, insieme a una vigilanza rigorosa, può incrementare la fiducia degli investitori nel mercato italiano dei crediti deteriorati.

  • Sfide operative per i GCS: i gestori di crediti in sofferenza devono adeguarsi ai nuovi requisiti organizzativi e di compliance, investendo in risorse e sistemi per soddisfare le aspettative normative.

  • Protezione dei debitori: le nuove disposizioni mirano a garantire che i processi di recupero crediti siano condotti in modo etico e trasparente, salvaguardando i diritti dei debitori e prevenendo potenziali abusi.


La nuova regolamentazione italiana, in linea con la SMD, rappresenta un passo significativo verso la modernizzazione e l'efficienza del mercato dei crediti deteriorati. L'apertura a nuovi operatori, combinata con una vigilanza rigorosa e misure a tutela dei debitori, crea un ambiente più dinamico e trasparente. Tuttavia, il successo di questa riforma dipenderà dalla capacità degli attori del mercato di

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