La filiera dell’Horeca supera i 107 miliardi nel 2024: traino strategico per l’economia italiana
- piscitellidaniel
- 24 giu
- Tempo di lettura: 3 min
Nel 2024, la filiera dell’Horeca – acronimo che racchiude Hotellerie, Restaurant e Catering – ha raggiunto un valore superiore ai 107 miliardi di euro, consolidando il proprio ruolo di settore strategico all’interno dell’economia italiana. Un comparto che, nonostante le incertezze macroeconomiche globali e le pressioni inflazionistiche, ha dimostrato una sorprendente capacità di adattamento, innovazione e resilienza.
Il settore Horeca, da sempre considerato una colonna portante dell’accoglienza e del turismo, coinvolge una rete produttiva articolata, che parte dall’agricoltura e dall’industria alimentare e arriva fino alla ristorazione commerciale, collettiva e al sistema ricettivo. Questo sistema integrato ha visto una forte ripresa dei consumi post-pandemia, con la rinnovata voglia di socialità che ha favorito la frequentazione di bar, ristoranti e hotel, specialmente nelle città d’arte e nelle mete balneari.
Nel dettaglio, si stima che la ristorazione commerciale – che comprende bar, ristoranti, trattorie, pizzerie e bistrot – abbia generato circa 78 miliardi di euro, con un incremento rispetto all’anno precedente. La ristorazione collettiva, legata a mense aziendali, scolastiche e sanitarie, ha contribuito per circa 10 miliardi, mentre il comparto hotellerie ha superato i 19 miliardi, trainato da un turismo in forte ripresa, sia domestico che internazionale.
A livello occupazionale, la filiera Horeca impiega oltre 1,3 milioni di persone in Italia, rappresentando uno dei settori più labor-intensive del Paese. Si tratta di un ecosistema che coinvolge grandi catene, piccole e medie imprese, startup innovative, artigiani del gusto e professionisti del servizio. Lavorare nell’Horeca significa oggi operare in un ambito ad alta intensità relazionale, ma sempre più digitalizzato e attento alla sostenibilità.
Uno dei motori della crescita del settore è stato il rinnovamento tecnologico. La digitalizzazione dei processi gestionali, l’utilizzo di piattaforme per la prenotazione, i pagamenti contactless, i software per la gestione della supply chain e l’adozione di intelligenza artificiale per il marketing personalizzato hanno migliorato l’efficienza delle attività. Anche l’utilizzo di sistemi di delivery e take away integrati ha permesso di raggiungere nuovi segmenti di clientela.
Sul piano dei consumi, il 2024 ha visto una decisa crescita della domanda di prodotti premium, biologici, a chilometro zero e di proposte vegetariane e vegane. I consumatori italiani e stranieri cercano esperienze autentiche, cucina locale e ambienti accoglienti. Il ristoratore moderno, per rispondere a queste esigenze, deve coniugare la tradizione culinaria con l’innovazione di servizio e una maggiore consapevolezza ambientale.
Il concetto di sostenibilità ha assunto un valore centrale anche nella progettazione e nella gestione delle strutture ricettive. Sempre più hotel e ristoranti hanno adottato criteri ESG per le proprie attività: dall’efficienza energetica alla riduzione degli sprechi alimentari, dalla valorizzazione del territorio alla formazione del personale su temi ambientali e sociali. Gli investimenti green, oltre a ridurre l’impatto ambientale, rappresentano oggi un elemento distintivo e competitivo.
Un altro elemento determinante è stato il legame tra Horeca e filiere agroalimentari. Il Made in Italy, con le sue eccellenze enogastronomiche, trova nella ristorazione e nell’hotellerie un canale privilegiato di valorizzazione. Gli chef stellati e i ristoratori indipendenti sono diventati veri e propri ambasciatori dei prodotti italiani, contribuendo all’internazionalizzazione delle imprese agricole e agroindustriali.
Il turismo enogastronomico ha inoltre rafforzato le sinergie tra Horeca e territorio. Le Regioni italiane hanno investito nella promozione di percorsi culinari e nella valorizzazione dei prodotti DOP e IGP. Le esperienze immersive, come le degustazioni in vigna, i laboratori di cucina e i tour gastronomici, attraggono un pubblico colto e disposto a spendere, con ricadute positive su tutta la filiera.
Anche il settore fieristico ha risposto a questo rinnovato interesse. Le principali manifestazioni del comparto – da Sigep a Host, da TTG Travel Experience a Beer&Food Attraction – hanno registrato un’affluenza crescente di operatori e buyer internazionali. Questi eventi sono diventati veri e propri hub di business, innovazione e formazione per l’intera filiera.
Dal punto di vista normativo, il 2024 ha visto l’introduzione di misure di sostegno e semplificazione per le imprese Horeca. Tra queste, incentivi per la riqualificazione energetica delle strutture, fondi per la formazione professionale e la transizione digitale, agevolazioni fiscali per chi investe in sostenibilità e qualità. Il Governo ha riconosciuto il ruolo chiave del settore come motore del PIL, dell’occupazione giovanile e della valorizzazione dell’identità italiana.
Tuttavia, non mancano le criticità. Il settore continua a soffrire di una cronica difficoltà nel reperimento di personale qualificato. Le condizioni di lavoro, spesso percepite come faticose e mal remunerate, scoraggiano molti giovani, anche in presenza di domanda crescente. Le associazioni di categoria hanno avviato campagne di sensibilizzazione e percorsi formativi per valorizzare le professioni dell’Horeca, ma la questione rimane aperta.
L’incremento dei costi delle materie prime e dell’energia, insieme alla pressione inflazionistica, ha inoltre obbligato molti operatori a rivedere i listini e a ottimizzare i processi interni. Nonostante ciò, il settore ha mostrato una buona capacità di tenuta, puntando sulla qualità dell’offerta e sull’adattamento alle nuove tendenze di consumo.
Comments