Fibercop e Globalsat insieme per la connettività satellitare: l’Italia accelera sull’integrazione tra fibra e rete spaziale con il supporto di Starlink
- piscitellidaniel
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Il panorama delle telecomunicazioni italiane compie un nuovo passo verso la completa digitalizzazione del territorio con l’accordo tra Fibercop, società del gruppo TIM, e Globalsat, operatore specializzato nei servizi di connessione satellitare. L’intesa punta a garantire l’accesso alla banda ultralarga anche nelle aree più remote e difficili da raggiungere con le infrastrutture tradizionali, integrando la rete in fibra ottica nazionale con la connettività satellitare a bassa orbita. Si tratta di un progetto strategico che mira a colmare definitivamente il divario digitale e a rendere l’Italia uno dei primi Paesi europei a sviluppare un modello ibrido di rete, in grado di combinare le potenzialità della fibra con la velocità e la capillarità dei sistemi satellitari di nuova generazione.
Il cuore dell’accordo è l’integrazione tecnologica tra la rete di accesso di Fibercop e la piattaforma satellitare di Globalsat, che a sua volta utilizza la costellazione Starlink per garantire connessioni ad alta velocità anche in zone prive di infrastrutture terrestri. L’obiettivo è portare internet ultraveloce nelle cosiddette aree “bianche” e “grigie”, ossia quelle dove gli operatori privati non hanno convenienza economica a investire in reti in fibra per la bassa densità abitativa e la complessità del territorio. Grazie a questo modello ibrido, i cittadini e le imprese di località montane, isole minori e zone rurali potranno accedere a servizi digitali di pari qualità rispetto alle aree urbane.
L’accordo rappresenta una tappa fondamentale nel percorso di trasformazione digitale delineato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che prevede il raggiungimento della copertura a banda ultralarga dell’intero territorio italiano entro il 2026. Il governo ha più volte sottolineato che l’obiettivo della “connettività universale” non può essere raggiunto con la sola fibra ottica e che l’integrazione con la rete satellitare è indispensabile per coprire l’ultimo miglio, soprattutto in territori montuosi o a bassa densità abitativa. L’intesa tra Fibercop e Globalsat va esattamente in questa direzione, combinando l’efficienza delle reti terrestri con la flessibilità delle soluzioni spaziali.
Dal punto di vista tecnico, il modello prevede che la rete in fibra di Fibercop venga utilizzata come dorsale principale per la distribuzione dei dati, mentre la connessione satellitare fornirà l’accesso nelle aree non servite o difficilmente cablabili. I clienti finali potranno così connettersi a internet attraverso un’infrastruttura ibrida, nella quale il traffico dati viene instradato automaticamente sulla rete più efficiente e disponibile in base alla localizzazione. Globalsat, grazie all’uso della costellazione Starlink di SpaceX, garantirà velocità di trasmissione fino a 250 megabit al secondo, con latenze contenute tra 25 e 40 millisecondi, prestazioni che rendono la soluzione competitiva rispetto alle reti in fibra FTTC e in molti casi anche FTTH.
Starlink, che dispone attualmente di oltre cinquemila satelliti in orbita bassa (LEO), gioca un ruolo cruciale nel progetto. La sua rete consente una copertura globale con tempi di trasmissione ridotti, grazie alla minore distanza tra i satelliti e la superficie terrestre rispetto alle costellazioni geostazionarie tradizionali. Questo approccio permette di offrire connessioni stabili e performanti anche in condizioni ambientali difficili, un fattore determinante per garantire la continuità del servizio nelle aree più isolate del Paese. La collaborazione tra operatori italiani e il sistema satellitare internazionale segna un passaggio importante verso un’infrastruttura di rete realmente integrata a livello globale.
Per Fibercop, l’intesa con Globalsat rappresenta anche un’evoluzione del proprio modello industriale. L’azienda, che gestisce l’infrastruttura di rete secondaria in fibra del gruppo TIM, è impegnata da anni nella copertura nazionale con tecnologie FTTC e FTTH. L’apertura al satellite consente di ampliare il raggio d’azione verso territori finora esclusi dai piani di investimento, senza compromettere la sostenibilità economica dei progetti. L’obiettivo dichiarato è realizzare un ecosistema di connettività inclusivo, in cui la tecnologia satellitare non sostituisce la fibra, ma ne diventa un’estensione naturale.
Globalsat, da parte sua, rafforza la propria posizione come operatore di riferimento per i servizi di connettività avanzata in Italia e in Europa. L’azienda fornirà le soluzioni tecnologiche e il supporto operativo per l’integrazione della rete satellitare con i sistemi di gestione di Fibercop, garantendo la piena compatibilità con gli standard tecnici nazionali e internazionali. Il modello sarà scalabile, con la possibilità di estendere la copertura a nuove aree o di integrare future costellazioni satellitari, come quelle promosse dall’Unione Europea attraverso il programma IRIS², destinato a potenziare la sovranità digitale europea nello spazio.
L’impatto economico e sociale dell’accordo potrebbe essere significativo. L’accesso alla banda ultralarga è oggi un fattore determinante per la competitività dei territori, l’innovazione delle imprese e la qualità della vita dei cittadini. Le zone rurali e montane, spesso penalizzate da una cronica carenza di infrastrutture, potranno finalmente beneficiare di servizi digitali avanzati: telemedicina, didattica a distanza, agricoltura di precisione, lavoro da remoto e automazione industriale. La connettività satellitare, integrata con la rete in fibra, diventa così uno strumento di coesione territoriale, capace di ridurre il divario tra centro e periferia.
L’accordo si inserisce inoltre nel quadro di una trasformazione più ampia del mercato delle telecomunicazioni, dove la convergenza tra tecnologie terrestri e spaziali rappresenta la frontiera più avanzata. Le soluzioni ibride, già sperimentate in altri Paesi europei, offrono vantaggi sia in termini di resilienza delle reti sia di rapidità di implementazione. In caso di eventi naturali o emergenze, la connessione satellitare può garantire continuità operativa anche in assenza di infrastrutture fisiche, rendendo il sistema complessivamente più sicuro e flessibile.
La collaborazione tra Fibercop e Globalsat costituisce quindi un passo decisivo verso un nuovo paradigma di connettività integrata, in cui la fibra ottica e il satellite non sono alternative ma componenti complementari di un’unica rete intelligente. L’Italia, grazie a questo modello, si candida a diventare un laboratorio europeo di innovazione nelle telecomunicazioni, con un’infrastruttura capace di unire sostenibilità tecnologica, accessibilità economica e sviluppo territoriale equilibrato.

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