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Estate 2025, boom del traffico aereo: +18% di passeggeri in arrivo negli aeroporti italiani rispetto al 2023

L’estate 2025 si preannuncia come una delle stagioni più dinamiche degli ultimi anni per il trasporto aereo in Italia. Secondo i dati raccolti da Demoskopika per conto di Assaeroporti, il numero dei passeggeri in arrivo negli aeroporti italiani registrerà un aumento del 18% rispetto al 2023, raggiungendo un volume complessivo di oltre 39,2 milioni di persone nei mesi compresi tra giugno e settembre. Un dato che segna non solo un consolidamento della ripresa post-pandemica ma anche un rafforzamento del ruolo strategico dell’Italia nel panorama turistico europeo e internazionale.


Il report analizza le tendenze in base ai principali scali aeroportuali del Paese, individuando anche le tipologie di provenienza dei passeggeri. Tra i 39,2 milioni di arrivi stimati, circa 26 milioni (pari al 66,5%) saranno passeggeri in arrivo da voli internazionali, mentre i restanti 13,2 milioni (33,5%) riguarderanno viaggiatori su tratte domestiche. A trainare la crescita è soprattutto il turismo estero, alimentato da una domanda sempre più forte da parte di mercati chiave come Germania, Francia, Regno Unito e Stati Uniti. La crescita di questi flussi è sostenuta dall’espansione delle rotte low cost, dal rafforzamento della connettività intercontinentale e da una maggiore propensione al viaggio da parte dei turisti stranieri verso le destinazioni culturali e balneari italiane.


A livello territoriale, il Nord Italia conferma il proprio primato con oltre 18,5 milioni di arrivi previsti, pari al 47,2% del totale nazionale. Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna rappresentano i principali bacini di traffico, grazie agli hub di Milano Malpensa, Bergamo Orio al Serio e Venezia Marco Polo. La crescita del Nord è favorita anche dalla ripresa dei voli business e dall’incremento della domanda turistica verso le città d’arte, i laghi e le Dolomiti. Non meno significativo è il dato relativo al Mezzogiorno, che con 12,5 milioni di passeggeri (31,9% del totale) supera per la prima volta il Centro Italia, confermando l’attrattività crescente delle destinazioni meridionali. Sicilia, Puglia e Campania trainano la crescita grazie al potenziamento delle infrastrutture aeroportuali e alla promozione turistica mirata su scala internazionale.


La Sardegna si posiziona come il territorio a maggiore crescita percentuale, con un incremento atteso del 25,4% degli arrivi rispetto al 2023. Cagliari, Olbia e Alghero si stanno affermando come hub sempre più attrattivi anche per le compagnie estere, in particolare nei mesi di alta stagione. Il Centro Italia, invece, si attesta su una crescita più contenuta (+6,3%), penalizzato dalla lentezza nei lavori di potenziamento degli aeroporti secondari e da una concorrenza sempre più forte tra gli scali di Roma e Napoli per l’incoming culturale.


Nel dettaglio delle performance aeroportuali, Roma Fiumicino rimane lo scalo leader in termini assoluti con oltre 9 milioni di passeggeri attesi, seguito da Milano Malpensa con 6,8 milioni. Da segnalare l’ottima performance di Napoli Capodichino (+24,7%) e Bari Palese (+22%), che consolidano il Sud come nuova frontiera del turismo incoming. Crescite importanti anche per aeroporti minori ma strategici come Trapani (+29%), Brindisi (+26%) e Ancona (+18,5%). Gli scali di dimensioni più contenute stanno traendo beneficio dalla strategia di decongestionamento dei grandi hub e dalla crescita del traffico point-to-point generato dalle compagnie a basso costo.


Le compagnie aeree low cost giocano infatti un ruolo cruciale in questa stagione estiva. Ryanair, easyJet, Wizz Air e Volotea hanno annunciato un potenziamento delle frequenze su numerose rotte nazionali e internazionali. Solo Ryanair prevede di trasportare oltre 21 milioni di passeggeri in Italia nel corso del 2025, con un aumento del 12% rispetto all’anno precedente. Il vettore irlandese ha investito in nuove basi operative a Reggio Calabria, Trieste e Perugia, contribuendo alla riduzione dei divari territoriali e al rilancio economico di aree tradizionalmente meno servite dal trasporto aereo.


Non meno importante è il contributo degli investimenti infrastrutturali in corso. L’aeroporto di Bologna ha completato l’ampliamento del terminal partenze, quello di Palermo ha inaugurato una nuova pista secondaria e l’aeroporto di Firenze Peretola è in fase avanzata di progettazione per la nuova pista parallela. Roma Fiumicino ha avviato una digitalizzazione completa del flusso passeggeri, con nuovi gate biometrici e sistemi di riconoscimento facciale che riducono i tempi di attesa. Milano Bergamo ha introdotto un piano di potenziamento dei servizi al viaggiatore, con un incremento delle aree commerciali e della capacità bagagli.


Dal punto di vista economico, l’impatto dell’incremento del traffico passeggeri sarà significativo. Secondo le stime di Demoskopika, la spesa turistica generata dai passeggeri in arrivo tra giugno e settembre 2025 potrebbe superare i 18 miliardi di euro, considerando sia il turismo leisure sia quello business. L’incoming estivo genererà effetti moltiplicatori sull’indotto alberghiero, sulla ristorazione, sul commercio locale e sui trasporti interni, in un periodo cruciale per il rilancio di molte economie territoriali.


Il ritorno dei grandi flussi turistici avviene in un contesto ancora condizionato da sfide importanti, tra cui l’aumento dei costi del carburante, le incertezze geopolitiche in alcune aree mediterranee e la crescente attenzione alle tematiche ambientali legate al trasporto aereo. In questo senso, gli aeroporti italiani stanno investendo sempre di più in sostenibilità: molti scali hanno adottato piani di decarbonizzazione con obiettivi net-zero al 2035, e sono già operativi i primi impianti fotovoltaici su larga scala (come a Milano Linate e Pisa).


La crescita dell’estate 2025 sembra dunque consolidare un cambio di passo per il sistema aeroportuale italiano, sempre più orientato verso efficienza, connettività internazionale e diversificazione delle rotte. Gli operatori del settore auspicano che l’attuale slancio possa essere mantenuto anche nei mesi successivi, puntando su una strategia a lungo termine che premi gli investimenti infrastrutturali, la qualità del servizio e la capacità di rispondere alle esigenze di un turismo globale in costante evoluzione.

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