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Crollo della produzione di Nocciola Piemonte IGP: settore corilicolo in crisi

Il comparto corilicolo piemontese sta affrontando una delle peggiori crisi degli ultimi decenni, con una drastica riduzione della produzione di Nocciola Piemonte IGP. Le cause principali sono legate ai cambiamenti climatici e alle avversità meteorologiche che hanno colpito la regione nel corso del 2024.​


Dati allarmanti sulla produzione

Secondo il presidente del Consorzio di Tutela della Nocciola Piemonte, Lorenzo Traversa, la produzione ha subito un calo compreso tra il 50% e il 70% rispetto a una stagione normale. Questo rappresenta il dato peggiore degli ultimi 60 anni per il settore. ​


Coldiretti Piemonte conferma questa tendenza negativa, evidenziando che il maltempo ha causato una caduta anticipata dei frutti, compromettendo ulteriormente il raccolto. ​


Cause del calo produttivo

Le principali cause di questa drastica diminuzione sono riconducibili ai cambiamenti climatici. Temperature estreme, siccità prolungata e precipitazioni intense hanno influito negativamente sulla fioritura e sulla maturazione delle nocciole. Inoltre, fenomeni come grandinate e gelate tardive hanno danneggiato ulteriormente le coltivazioni. 


Un altro fattore determinante è stata la proliferazione di insetti nocivi, come la cimice asiatica, che ha compromesso la qualità dei frutti, rendendoli inadatti alla commercializzazione. ​


Impatto economico sul settore

Il comparto corilicolo piemontese conta circa 2.000 aziende, con una superficie coltivata di 27.000 ettari e una produzione totale che, in condizioni normali, raggiunge i 200.000 quintali, generando un fatturato di quasi 80 milioni di euro. La provincia di Cuneo è particolarmente vocata alla produzione di nocciole, con 1.300 aziende che coltivano su 13.000 ettari, per una produzione media di 140.000 quintali. 


La riduzione della produzione ha messo in seria difficoltà gli agricoltori, molti dei quali rischiano di non coprire nemmeno le spese sostenute. La situazione è resa ancora più critica dalla concorrenza delle importazioni estere, che potrebbero aumentare per sopperire alla carenza di prodotto nazionale. ​


Iniziative per affrontare la crisi

Per far fronte a questa emergenza, Confcooperative Piemonte e Fedagri hanno avviato un tavolo di lavoro con la Regione Piemonte, con l'obiettivo di tutelare la coltivazione della nocciola Tonda Gentile Trilobata, varietà atta a divenire Nocciola del Piemonte IGP, rinomata e apprezzata in tutto il mondo. ​


Parallelamente, l'assessorato all'Agricoltura, Cibo e Commercio della Regione Piemonte ha lanciato l'iniziativa "Piemonte is - Eccellenza Piemonte", volta a valorizzare la filiera dei prodotti piemontesi, tra cui le nocciole, attraverso un marchio distintivo che ne garantisca la qualità e l'origine. ​


Sfide future e necessità di interventi

Gli agricoltori piemontesi si trovano ad affrontare una situazione critica, con la necessità di adottare misure per adattarsi ai cambiamenti climatici e proteggere le coltivazioni da ulteriori perdite. È fondamentale implementare sistemi di irrigazione più efficienti, tecniche agronomiche innovative e strategie di difesa integrata contro i parassiti. ​


Inoltre, è importante sensibilizzare i consumatori sul valore dei prodotti locali e artigianali, spesso penalizzati dalla concorrenza della grande distribuzione e delle importazioni estere. 


La crisi attuale rappresenta un campanello d'allarme per l'intero settore corilicolo piemontese, richiedendo interventi tempestivi e coordinati per salvaguardare una delle eccellenze agroalimentari del territorio.

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