Dopo due anni dalla sua introduzione, sembra che la procedura di Composizione Negoziata della Crisi stia finalmente seppur con lentezza prendendo piede.
Risultano pendenti, alla data del primo febbraio 2024, oltre 1.200 istanze.
120 le fattispecie nelle quali si è trovato un accordo positivo per la gestione concordata della crisi (circa il 18% del totale delle istanze presentate).
Il tempo trascorso dalla sua introduzione ha certo consentito agli operatori del settore, anche grazie ai primi interventi chiarificatori della Giurisprudenza, di prendere confidenza con lo strumento e con i suoi vantaggi. Vantaggi che riguardano non solo il debitore, il quale può contare su strumenti specifici e tutele flessibili, ma anche il creditore che ha accesso ad una maggior corredo informativo sulla situazione della società e dell’azienda.
Restano naturalmente ancora alcuni dubbi interpretativi, ed alcuni profili di scetticismo nell’accesso alla procedura, ma non vi è dubbio che possa acquisire sempre maggiore successo, soprattutto per quelle imprese che tempestivamente rilevano la crisi e la sua reversibilità.
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