Borse europee in rialzo, focus sull’inflazione USA e performance record di Eni a Milano
- piscitellidaniel
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Le borse europee hanno chiuso la seduta del 24 ottobre con un andamento positivo, spinte dai dati incoraggianti sull’inflazione americana e dalle aspettative di una possibile pausa nella politica restrittiva della Federal Reserve. Gli investitori hanno reagito con ottimismo ai segnali di rallentamento dei prezzi negli Stati Uniti, interpretandoli come un fattore capace di ridurre la pressione sui tassi di interesse e di sostenere i mercati azionari internazionali. Piazza Affari si è distinta tra le principali piazze europee, con un rialzo superiore all’1%, trainata soprattutto dal comparto energetico e dal titolo Eni, protagonista assoluto della giornata.
Il listino milanese ha superato la soglia dei 35.000 punti, con l’indice FTSE MIB sostenuto da acquisti consistenti sui titoli del settore oil & gas e da un buon recupero delle banche. L’attenzione degli operatori si è concentrata sui dati macroeconomici provenienti dagli Stati Uniti, dove il tasso d’inflazione ha mostrato un incremento inferiore alle attese. Il rallentamento della crescita dei prezzi al consumo ha rafforzato le ipotesi di una prossima pausa della Fed, e questo ha favorito un generale ritorno di fiducia sui mercati azionari.
A trainare Piazza Affari è stata soprattutto Eni, che ha guadagnato oltre il 3%, sostenuta dal rialzo del prezzo del petrolio e dalle attese per la presentazione dei risultati trimestrali. Il Brent è tornato a superare la soglia degli 89 dollari al barile, spinto dalle tensioni in Medio Oriente e dalle previsioni di una riduzione dell’offerta globale. Gli analisti ritengono che la società italiana possa beneficiare del contesto favorevole del mercato energetico e della stabilità dei margini operativi nelle divisioni di esplorazione, produzione e raffinazione. Anche Saipem e Tenaris hanno registrato progressi significativi, contribuendo al rafforzamento complessivo del comparto energetico.
Il settore bancario ha confermato una tendenza positiva, sostenuto dalla prospettiva di una redditività stabile grazie ai margini d’interesse ancora favorevoli. Unicredit, Intesa Sanpaolo e Banco BPM hanno registrato rialzi superiori all’1%, mentre nel comparto assicurativo Generali ha mostrato un andamento solido in vista della pubblicazione dei conti trimestrali. Le dinamiche del credito e della liquidità restano centrali nel contesto di un sistema finanziario europeo che mostra segnali di resilienza nonostante il rallentamento economico.
Sulle altre piazze europee si è registrata una giornata all’insegna dell’ottimismo. A Francoforte il DAX ha chiuso in aumento di circa lo 0,9%, grazie alla buona performance del settore automobilistico e dei titoli industriali. A Parigi, il CAC 40 è salito dello 0,7%, trainato da LVMH e TotalEnergies, mentre a Londra il FTSE 100 ha beneficiato del rialzo dei titoli minerari, sostenuti dal rimbalzo dei metalli industriali. L’indice paneuropeo Stoxx 600 ha segnato un progresso generalizzato, rafforzando il trend positivo delle ultime sedute.
Il contesto internazionale continua a essere influenzato dalle prospettive macroeconomiche legate all’inflazione e alla politica monetaria. I dati americani hanno ridato fiducia agli operatori, che intravedono la possibilità di una stabilizzazione dei tassi dopo oltre un anno di rialzi consecutivi. In Europa, la Banca Centrale Europea mantiene un atteggiamento prudente, monitorando l’andamento dei prezzi e della crescita economica, ma gli investitori non si attendono interventi imminenti sui tassi.
Sul mercato obbligazionario si è registrato un lieve calo dei rendimenti. Il BTP decennale italiano si è mantenuto stabile attorno al 4,4%, mentre lo spread con il Bund tedesco è rimasto in area 130 punti base. Gli operatori hanno mostrato interesse anche per i titoli corporate, favoriti da un clima di maggiore fiducia e da una liquidità ancora elevata. La domanda di obbligazioni societarie è rimasta sostenuta, segnale che gli investitori stanno progressivamente tornando verso asset a rischio moderato.
Sul fronte valutario l’euro ha mostrato un leggero rafforzamento nei confronti del dollaro, superando quota 1,09. Il movimento è stato favorito dalle aspettative di un allentamento della politica monetaria statunitense e da una maggiore stabilità dei mercati europei. Le valute legate alle materie prime, come il dollaro australiano e quello canadese, hanno beneficiato del rimbalzo dei prezzi energetici e della fiducia generale nel comparto delle risorse naturali.
Le materie prime hanno registrato un andamento contrastato: il petrolio ha proseguito la sua corsa, mentre l’oro ha subito una leggera flessione, complice il rafforzamento dei mercati azionari e il calo della domanda di beni rifugio. Il rame e il nickel hanno mostrato segnali di ripresa, trainati dalle prospettive di un aumento della domanda industriale nei prossimi mesi.
La seduta europea del 24 ottobre ha così consolidato il clima di ottimismo che si era già manifestato nella settimana, con l’attenzione degli investitori rivolta principalmente ai dati macroeconomici americani e alle prospettive di politica monetaria. Piazza Affari si è distinta come una delle migliori piazze finanziarie d’Europa, con Eni in forte rialzo e un comparto energetico capace di trainare l’intero listino in un contesto internazionale di rinnovata fiducia sui mercati.

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