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Banca Passadore trasforma la sede storica in un palazzo green: restyling all’insegna della sostenibilità nel cuore di Genova

Banca Passadore, istituto di credito indipendente con sede a Genova e una forte identità storica nel panorama bancario nazionale, ha avviato un ambizioso progetto di riqualificazione della propria sede centrale, situata nello storico edificio di via Ettore Vernazza. L’intervento ha l’obiettivo di trasformare il palazzo in una struttura ad alta efficienza energetica, dotata delle più moderne soluzioni architettoniche e impiantistiche in materia di sostenibilità ambientale, riduzione dei consumi e rispetto dei criteri ESG. Il progetto, che si configura come un caso emblematico di rigenerazione urbana e innovazione bancaria, è stato affidato allo studio genovese 5+1AA Alfonso Femia, con un investimento plurimilionario a carico dell’istituto.


La trasformazione della sede non è solo un’operazione edilizia, ma rappresenta l’emblema di un cambiamento più profondo: l’evoluzione di una banca di tradizione verso una nuova identità responsabile, attenta all’ambiente e orientata al futuro. L’edificio, risalente agli anni Trenta, sarà oggetto di una completa ristrutturazione che ne conserverà le linee architettoniche originarie ma ne rivoluzionerà l’involucro energetico, i materiali, gli impianti e la destinazione funzionale degli spazi. L’obiettivo è ottenere la certificazione LEED Gold, uno dei più autorevoli standard internazionali in materia di edilizia sostenibile.


Tra gli elementi distintivi dell’intervento spicca la creazione di una facciata ventilata in pietra e alluminio, progettata per migliorare l’isolamento termico e acustico dell’edificio. I nuovi serramenti ad alte prestazioni, l’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto e l’adozione di un sistema integrato di illuminazione a LED con sensori intelligenti contribuiranno a ridurre in modo significativo i consumi energetici. Sul fronte idrico, è previsto un sistema di raccolta e riutilizzo delle acque piovane per l’irrigazione e la climatizzazione naturale degli spazi verdi. L’intera struttura sarà inoltre dotata di un impianto di climatizzazione geotermica a bassa emissione, che utilizzerà l’energia del sottosuolo per il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo.


Il nuovo palazzo non sarà solo un contenitore tecnologico, ma anche un centro simbolico dell’identità dell’istituto. Gli interni saranno ridisegnati secondo criteri di flessibilità, benessere lavorativo e apertura al pubblico. Spazi ampi, illuminazione naturale, aree comuni verdi e zone dedicate alla socialità saranno integrate per favorire la qualità della vita lavorativa dei dipendenti e creare un rapporto più diretto e trasparente con i clienti. Il piano terra sarà in parte destinato ad attività culturali e sociali, con l’apertura di un’area espositiva permanente che racconti la storia della banca, fondata nel 1888, e il suo legame con il territorio ligure.


La scelta di rimanere nel cuore di Genova, investendo nel recupero di un immobile esistente piuttosto che trasferirsi in una nuova sede periferica, è stata spiegata dall’amministratore delegato della banca, Stefano Passadore, come “un atto di fiducia nella città e una dimostrazione concreta di responsabilità verso il patrimonio storico e urbanistico”. L’intervento, secondo il management, risponde alla volontà di “coniugare memoria e innovazione”, valorizzando l’identità dell’istituto senza rinunciare alle esigenze contemporanee di sostenibilità ambientale, efficienza e comfort.


Il progetto ha raccolto l’apprezzamento anche delle istituzioni locali. Il Comune di Genova ha definito l’iniziativa “un esempio virtuoso di riqualificazione urbana privata con ricadute pubbliche”, sia per l’impatto architettonico che per i benefici ambientali attesi. L’intervento contribuirà alla riduzione della cosiddetta “isola di calore urbana” e si inserisce in una strategia più ampia di rigenerazione del centro cittadino, che negli ultimi anni sta puntando su edilizia green, mobilità sostenibile e digitalizzazione dei servizi.


La nuova sede green di Banca Passadore si affianca ad altre iniziative avviate dall’istituto sul fronte della responsabilità ambientale e sociale. Già nel 2023 la banca aveva aderito ai Principles for Responsible Banking promossi dalle Nazioni Unite, impegnandosi a integrare la sostenibilità nella strategia aziendale. In linea con questi principi, l’istituto ha progressivamente escluso dal portafoglio finanziario aziende operanti nei settori ad alta emissione e ha sviluppato prodotti di investimento dedicati a imprese green. Anche sul piano della mobilità aziendale, sono stati introdotti incentivi per l’uso di mezzi pubblici da parte dei dipendenti e sono stati installati punti di ricarica per veicoli elettrici nella sede di via Vernazza.


Dal punto di vista economico, l’intervento conferma la solidità patrimoniale dell’istituto, che anche nel 2024 ha chiuso il bilancio con indicatori positivi. Con una raccolta complessiva in crescita e una redditività sostenuta da politiche prudenti, Banca Passadore si posiziona come una realtà bancaria in equilibrio tra radicamento locale e apertura al cambiamento. L’attenzione alla sostenibilità diventa in questo contesto non solo un elemento di marketing, ma una scelta strategica che influenza l’intera cultura aziendale e orienta le decisioni di investimento.


La trasformazione della sede storica in palazzo green assume un valore simbolico ancora maggiore in un momento storico in cui il sistema bancario è chiamato a contribuire alla transizione ecologica non solo finanziando progetti sostenibili, ma anche agendo in prima persona per ridurre il proprio impatto. L’esperienza di Banca Passadore dimostra come anche realtà di medie dimensioni possano diventare protagoniste del cambiamento, investendo con visione nel capitale fisico, umano e ambientale del proprio territorio. La conclusione dei lavori è prevista entro la fine del 2026, con l’obiettivo di inaugurare il nuovo edificio in occasione del 140º anniversario della fondazione dell’istituto.

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