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Sara Vetteruti

Approvata a Strasburgo la Direttiva Case Green.

La Direttiva Case Green, estremamente chiacchierata e discussa negli ultimi tempi, è stata approvata dal Parlamento Europeo, pur con un margine decisamente ridimensionato.

Si tratta di un nuovo importante passo lungo il sentiero che dovrebbe garantire un importante incremento dell'efficienza energetica, e che però ha destato diffuse preoccupazioni, considerato il ristrettissimo arco temporale per raggiungere l'ambizioso obiettivo del raggiungimento della classe energetica D entro il 2033.

Il testo approvato prevede per gli edifici residenziali il raggiungimento della classe energetica E entro il 2030 e della classe D entro il 2033. per gli edifici non residenziali, invece, viene previsto l'obbligo di realizzazione dei cd Zeb (Zero Emissioni Buildings) per gli edifici utilizzati o di proprietà della PA dal 2026, per gli altri dal 2028.

la Direttiva interviene poi anche in tema di bonus edilizi, prevedendo ad esempio il divieto, a decorrere dal 2024, per gli Stati Membri di offrire incentivi per l'installazione di caldaie che utilizzino combustibili fossili.

Sono passibili di deroga, rispetto al raggiungimento degli obiettivi di efficientamento, gli edifici protetti di particolare pregio storico e architettonico, i luoghi di culto, gli edifici temporanei, le seconde case utilizzate per meno di quattro mesi all'anno, gli immobili autonomi con una superficie inferiore ai 50 metri quadri.

Infine, viene riconosciuta agli Stati Membri la possibilità di richiedere di adattare i target europei in relazione a particolari tipologie di edifici residenziali, per ragioni di fattibilità tecnica ed economica.

Non si tratta, in ogni caso, dell'approvazione definitiva della Direttiva, mancando all'appello le fasi di negoziato tra le istituzioni europee, che porteranno al testo definitivo.

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