27 dicembre 2025
- Luca Baj

- 3 ore fa
- Tempo di lettura: 4 min
In tema di impugnazione dell’atto impositivo da parte di un solo coobbligato solidale, la definitività dell’accertamento nei confronti degli altri non impedisce al giudice di pronunciarsi sul merito dell’impugnazione proposta, né fa venir meno l’interesse ad agire del ricorrente.Autorità:Cassazione civ., Sez. VData:20 gennaio 2025Numero:1296
La coincidenza apparente tra tasso nominale e tasso annuo effettivo degli interessi creditori non è, di per sé, indice dell’assenza di capitalizzazione, potendo dipendere da arrotondamenti o troncamenti decimali.Autorità:Corte d’Appello di Roma, sentenzaData:27 gennaio 2025Numero:non indicato nell’allegato
L’esclusione del socio di società di persone può essere deliberata con maggioranza per teste, dovendosi includere nel computo anche il socio interessato, che può partecipare al voto in assenza di un’espressa previsione normativa di conflitto.Autorità:Cassazione civ., Sez. I, ordinanzaData:4 febbraio 2025Numero:2749
Nell’ambito del litisconsorzio necessario originato dall’impugnazione di un atto impositivo, la mancata partecipazione al giudizio di uno dei soggetti necessari determina un vizio insanabile che impone la rimessione al primo giudice, salvo che l’integrazione del contraddittorio sia ancora possibile in appello nei limiti consentiti.Autorità:Cassazione civ., Sez. VData:15 febbraio 2025Numero:3875
In materia di detrazione IVA, l’inerzia dell’Amministrazione rispetto alla dichiarazione annuale presentata oltre il termine ordinario non equivale a riconoscimento del credito, né fa venir meno i controlli e le contestazioni, restando ferma la necessità di verificare la spettanza sostanziale della detrazione nei limiti e secondo le regole del sistema.Autorità:Cassazione civ., Sez. VData:24 febbraio 2025Numero:4755
Il termine decadenziale per l’esercizio del potere di riscossione dei contributi previdenziali può essere interrotto da atti idonei a costituire in mora il debitore, con effetti che operano secondo le regole generali, purché l’atto sia specifico, conoscibile e riferibile alla pretesa contributiva azionata.Autorità:Cassazione civ., Sez. V, ordinanzaData:6 marzo 2025Numero:6001
La chiusura del fallimento non preclude la prosecuzione o la ripresa dei giudizi di cognizione già instaurati in funzione dell’accertamento del credito, quando residui un interesse concreto e attuale del creditore alla decisione, anche in relazione a possibili iniziative esecutive o concorsuali successive.Autorità:Cassazione civ., Sez. IData:12 marzo 2025Numero:6620
La capitalizzazione infrannuale degli interessi nei contratti bancari richiede il rispetto delle condizioni poste dalla disciplina di settore e dalla delibera CICR, con particolare riguardo alla pattuizione della pari periodicità tra interessi debitori e creditori e alla trasparenza delle condizioni applicate.Autorità:Cassazione civ., Sez. I, ordinanzaData:8 aprile 2025Numero:9203
La responsabilità degli amministratori per mala gestio richiede la prova del nesso causale tra condotta e danno, non potendosi fondare su mere presunzioni di cattiva gestione; il giudice deve valutare la condotta secondo criteri di diligenza professionale e le concrete alternative gestorie esigibili nel contesto dato.Autorità:Cassazione civ., Sez. IData:11 aprile 2025Numero:9452
La clausola di capitalizzazione trimestrale degli interessi a condizione di reciprocità, se specificamente richiamata e approvata per iscritto, soddisfa la previsione della delibera CICR; l’apparente identità tra TAN e TAE può dipendere dal troncamento o dall’approssimazione decimale del calcolo e non implica, di per sé, l’assenza di capitalizzazione.Autorità:Tribunale di Modena, sentenzaData:20 maggio 2025Numero:634
È ammissibile che il creditore munito di un titolo esecutivo ne procuri un secondo nei confronti dello stesso debitore, purché l’azione esecutiva non si sia consumata e sussista l’interesse ad agire; la tutela non può però tradursi in abuso del processo, da valutare alla luce delle concrete modalità e finalità dell’iniziativa.Autorità:Cassazione civ., Sez. IIIData:21 maggio 2025Numero:13612
La disciplina dell’anatocismo bancario, in quanto speciale e dettata in funzione di trasparenza, subordina l’operatività della capitalizzazione infrannuale anche all’indicazione del tasso annuo calcolato tenendo conto degli effetti della capitalizzazione.Autorità:Cassazione civ., Sez. IData:12 giugno 2025Numero:15678
La clausola “fino a totale estinzione del credito” rende inoperante l’onere di proporre le istanze previste dall’art. 1957 c.c. entro i termini ordinari, poiché l’obbligazione di garanzia è strutturata per permanere sino all’integrale soddisfacimento della pretesa garantita secondo il regolamento pattizio.Autorità:Cassazione civ., Sez. IData:18 luglio 2025Numero:20184
Il sistema del condominio impone un equilibrio tra tutela della proprietà individuale e interessi collettivi; l’intervento sulle parti comuni o su elementi che incidono sul decoro e sulla sicurezza richiede il rispetto delle competenze assembleari e dei limiti posti dalla legge e dal regolamento, con valutazione in concreto dell’incidenza dell’opera.Autorità:Cassazione civ., Sez. IIData:21 luglio 2025Numero:20435
L’opposizione agli atti esecutivi non può essere utilizzata per introdurre censure che attengono al merito del titolo o all’an della pretesa, dovendo restare circoscritta ai vizi propri degli atti del processo esecutivo, secondo la scansione e i termini che garantiscono stabilità e concentrazione delle contestazioni.Autorità:Cassazione civ., Sez. IIIData:30 luglio 2025Numero:21988
In tema di liquidazione coatta amministrativa, l’atto interruttivo della prescrizione compiuto verso la procedura non produce automaticamente effetti verso tutti i coobbligati, dovendosi verificare in concreto l’identità del rapporto obbligatorio e l’idoneità dell’atto a manifestare la pretesa anche nei confronti del soggetto diverso, secondo le regole proprie della solidarietà e dell’interruzione.Autorità:Cassazione civ., Sez. I, ordinanzaData:4 ottobre 2025Numero:26734
La domanda di rivendica presuppone un accertamento pieno del diritto di proprietà e dell’identità del bene, con onere rigoroso di allegazione e prova; la ricostruzione del titolo e della continuità delle trascrizioni assume rilievo decisivo nei conflitti tra pretese incompatibili.Autorità:Cassazione civ., Sez. IIIData:13 ottobre 2025Numero:27367
Il controllo di legittimità sulla motivazione non consente di sostituire la valutazione del giudice di merito, ma impone di verificare la coerenza logico-giuridica dell’iter argomentativo, l’esame delle questioni decisive e la non contraddittorietà della ricostruzione dei fatti rilevanti ai fini della decisione.Autorità:Cassazione civ., Sez. IData:20 ottobre 2025Numero:27909
L’avvio di un’azione esecutiva in presenza di un diritto di credito contestato non integra di per sé responsabilità, ma può assumere rilievo quando l’iniziativa sia sorretta da colpa grave o dolo e determini un danno ingiusto, dovendosi valutare la correttezza dell’agire in rapporto alla situazione conosciuta o conoscibile al momento dell’azione.Autorità:Cassazione civ., Sez. V, ordinanzaData:21 ottobre 2025Numero:27951
La legittimazione e l’interesse ad impugnare devono essere apprezzati in concreto, tenendo conto degli effetti utili conseguibili con la pronuncia richiesta; l’impugnazione è inammissibile quando sia diretta a un risultato solo astratto o privo di incidenza pratica sulla sfera giuridica della parte.Autorità:Cassazione civ., Sez. II, ordinanzaData:22 ottobre 2025Numero:28076
La contumacia non può essere trasformata in fonte di preclusioni ulteriori rispetto a quelle previste dalla legge; la parte non costituita conserva le facoltà compatibili con lo stato del processo e con le decadenze maturate, ferma la necessità di assicurare l’effettività del contraddittorio e la stabilità delle scansioni processuali.Autorità:Cassazione civ., Sez. IIIData:15 novembre 2025Numero:30171

Commenti