Wall Street tra alti e bassi: cala Accenture, ma l’S&P 500 regge vicino ai massimi
- piscitellidaniel
- 20 giu
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Venerdì, Wall Street ha chiuso con performance contrastanti, tra le persistenti preoccupazioni per l’inflazione e l’incertezza sul possibile coinvolgimento degli Stati Uniti nel conflitto tra Iran e Israele, che hanno bilanciato il sollievo per l’esitazione mostrata dal presidente Donald Trump nell’intraprendere un’azione immediata.
Secondo quanto riferito giovedì dalla Casa Bianca, Trump dovrebbe decidere entro due settimane se schierare o meno l’esercito americano, mentre la crisi in Medio Oriente tra Teheran e Tel Aviv entra nella sua seconda settimana.
I mercati restano in allerta: Trump ha mantenuto un atteggiamento ambiguo, passando da un'apertura a una soluzione diplomatica rapida a dichiarazioni che lasciano intendere un possibile intervento militare statunitense, in un contesto in cui Israele mira a fermare la capacità dell’Iran di sviluppare armi nucleari.
Un alto esponente del governo iraniano ha dichiarato a Reuters che Teheran sarebbe disposta a negoziare limiti all’arricchimento dell’uranio. Intanto, il ministro degli Esteri Abbas Araqchi è giunto a Ginevra per incontrare i rappresentanti europei nella speranza di rilanciare il dialogo diplomatico.
Sul fronte economico interno, le pressioni inflazionistiche continuano a preoccupare. Mercoledì, i policymaker della Federal Reserve hanno avvertito che i prezzi potrebbero aumentare ulteriormente durante l’estate, in parte a causa dei forti dazi sulle importazioni imposti dall’amministrazione Trump. Nonostante ciò, la Fed ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse.
Venerdì, il governatore della Fed, Chris Waller, ha suggerito che la banca centrale dovrebbe considerare un taglio dei tassi nella prossima riunione, citando i recenti dati sull’inflazione sotto controllo e sottolineando che eventuali pressioni sui prezzi derivanti dai dazi saranno probabilmente temporanee.
Alle 11:39 ET, il Dow Jones Industrial Average è salito di 154,39 punti, ovvero dello 0,37%, a 42.323,97, l'S&P 500 ha guadagnato 3,14 punti, ovvero dello 0,05%, a 5.984,01 e il Nasdaq Composite ha perso 49,32 punti, ovvero dello 0,25%, a 19.496,95.
Sei degli undici principali sottosettori dell’S&P 500 hanno chiuso in rialzo, con i servizi di pubblica utilità in testa, saliti dell’1%. Al contrario, il comparto dei servizi di comunicazione ha registrato la performance peggiore, con un calo dell’1,2%.
Tutti e tre i principali indici di Wall Street sono avviati verso una chiusura settimanale positiva.
Gli investitori si preparano anche a un possibile aumento della volatilità in vista del “triple witching” di venerdì, ovvero la scadenza simultanea di opzioni su azioni, future su indici e opzioni su indici, evento che si verifica ogni trimestre.
Tra i titoli a megacapitalizzazione, Alphabet (NASDAQ: GOOGL) ha perso il 2,5%, mentre Nvidia (NASDAQ: NVDA), Amazon.com (NASDAQ: AMZN) e Meta Platforms (NASDAQ: META) hanno registrato ribassi di circa l’1% ciascuna.
Kroger (NYSE: KR) è salita del 9,3% dopo aver rivisto al rialzo le stime sulle vendite annue a parità di negozi.
Forte balzo anche per GMS, che ha guadagnato il 28,3% in seguito a un’offerta di acquisto da circa 5 miliardi di dollari in contanti presentata mercoledì da QXO. Quest’ultima ha guadagnato il 4,1%.
Accenture (NYSE: ACN) ha perso il 6,3% dopo aver comunicato un calo delle nuove prenotazioni nel terzo trimestre, penalizzando il titolo.
I forti rialzi registrati da Wall Street lo scorso mese, alimentati da un atteggiamento più conciliante di Trump sul fronte commerciale e da risultati societari solidi, avevano spinto l’S&P 500 vicino ai suoi massimi storici. Tuttavia, l’intensificarsi del conflitto in Medio Oriente ha riportato l’avversione al rischio tra gli investitori.
Attualmente, l’S&P 500 si trova a un livello inferiore del 2,6% rispetto al suo record, mentre il Nasdaq, trainato dal comparto tecnologico, segna un calo del 3,4%.
Sul New York Stock Exchange, i titoli in rialzo hanno superato quelli in ribasso con un rapporto di 1,22 a 1. Al contrario, sul Nasdaq, i titoli in discesa hanno prevalso con un rapporto di 1,21 a 1.
Nelle ultime 52 settimane, l’S&P 500 ha registrato 13 nuovi massimi e 3 nuovi minimi, mentre il Nasdaq Composite ha visto 61 nuovi massimi e 55 nuovi minimi.
Fonte: investing.com
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