Il via libera al decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza è definitivo: il 4 settembre è scattata la approvazione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri del decreto correttivo al Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.
Il decreto, nella sua versione definitiva, si articola su due capi, l’uno concernente modifiche al Codice della Crisi e l’altro contenente le norme conseguenti alle novità introdotte al Capo I, e cioè le disposizioni transitorie, di coordinamento ed abrogative.
Tra le numerose novità e modifiche rilevanti, si citano a titolo meramente esemplificativo:
All’art. 7 la attribuzione al Revisore Legale dei compiti di segnalazione all’organo amministrativo per la anticipata emersione della crisi;
All’art. 10 in materia di liquidazione controllata si introduce una deroga al limite annuale per l’apertura della procedura in favore dell’imprenditore individuale;
All’art. 16 comma sesto viene recepita la disciplina inerente il cd. Cram-down fiscale (di cui al DL 69/2023);
Agli artt. 18-20 si introduce, in tema di procedure di composizione delle crisi da sovrindebitamento e concordato minore, l’istituto del reclamo avverso la decisione del Giudice;
Agli artt. 21-26 in materia di concordato preventivo si introduce, tra le altre novità, una specifica nozione di valore della liquidazione.
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