Steve Witkoff: il miliardario amico di Trump che negozia da Israele alla Russia
- piscitellidaniel
- 13 mar
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Steve Witkoff, noto imprenditore immobiliare e stretto collaboratore del presidente Donald Trump, ha recentemente assunto un ruolo di primo piano nella diplomazia internazionale, nonostante la sua mancanza di esperienza formale nel campo. La sua nomina a inviato speciale per il Medio Oriente e il suo coinvolgimento in delicate trattative con Israele, Hamas e la Russia hanno sollevato sia interesse che critiche.
Un imprenditore prestato alla diplomazia
Nato nel Bronx e cresciuto a Long Island, Witkoff, 67 anni, ha iniziato la sua carriera come avvocato nel settore immobiliare prima di fondare il Witkoff Group, una società che possiede proprietà di prestigio a Londra, Miami e New York. Il suo patrimonio netto è stimato in 500 milioni di dollari. La sua amicizia con Trump risale agli anni '80, quando entrambi erano attivi nel mercato immobiliare di New York. Oltre agli affari, condividono la passione per il golf; erano insieme sul green a West Palm Beach durante un tentativo di attentato a Trump il 15 settembre 2024.
Dalla politica agli affari internazionali
Witkoff ha sostenuto attivamente le campagne elettorali di Trump, contribuendo con circa due milioni di dollari nell'ultimo decennio. Ha parlato alla Convention repubblicana nell'estate 2024 e ha partecipato a eventi pre-insediamento insieme a personalità come Hulk Hogan, Megyn Kelly ed Elon Musk. Nonostante sia ebreo e trascorra quattro mesi all'anno in Florida, non si è distinto per posizioni fortemente pro-Israele, probabilmente a causa dei suoi interessi negli Stati del Golfo e della sua predilezione per il Qatar, paese che ha pubblicamente lodato e dal quale ha ricevuto elogi in cambio.
Un negoziatore non convenzionale
La mancanza di esperienza diplomatica di Witkoff non gli ha impedito di ottenere risultati significativi. A gennaio 2025, ha svolto un ruolo cruciale nei negoziati tra Israele e Hamas, contribuendo a stabilire un cessate il fuoco e a facilitare uno scambio di prigionieri. Il suo approccio diretto e privo di formalità diplomatiche tradizionali è stato determinante nel raggiungere un accordo in una situazione di stallo che durava da mesi.
Missione a Mosca e il rilascio di Marc Fogel
Nel febbraio 2025, Witkoff è stato inviato a Mosca per negoziare il rilascio di Marc Fogel, un insegnante americano detenuto in Russia per possesso di marijuana terapeutica. La missione ha avuto successo e ha portato a una telefonata tra Trump e il presidente russo Vladimir Putin, durante la quale sono stati avviati colloqui per porre fine al conflitto in Ucraina.
Critiche e scetticismo
Nonostante i successi, la nomina di Witkoff ha suscitato critiche. Alcuni diplomatici israeliani hanno sottolineato la sua mancanza di esperienza e il suo stile poco ortodosso, mettendo in dubbio l'efficacia di un approccio così lontano dalle convenzioni diplomatiche tradizionali. Tuttavia, altri riconoscono che proprio questo approccio non convenzionale potrebbe essere la chiave del suo successo in situazioni dove la diplomazia tradizionale ha fallito.
Un futuro incerto ma promettente
Mentre Witkoff continua a navigare nel complesso mondo della diplomazia internazionale, resta da vedere se il suo approccio imprenditoriale porterà a risultati duraturi. La comunità internazionale osserva con interesse le sue mosse future, consapevole che l'innovazione e la rottura degli schemi tradizionali possono sia portare a soluzioni inaspettate che a nuovi rischi.
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