Il CONOU, Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, continua a dimostrare un forte impegno verso la sostenibilità attraverso una gestione efficiente e responsabile degli oli minerali usati in Italia. Il consorzio ha raccolto nel 2023 ben 183 mila tonnellate di oli usati, di cui 180 mila sono state avviate alla rigenerazione. Questi numeri testimoniano l’efficacia del sistema, che mira a massimizzare il recupero degli oli usati e a ridurre l'impatto ambientale.
Tra i temi più rilevanti per il consorzio e i suoi stakeholder emerge la qualità del prodotto rigenerato. È fondamentale che l'olio rigenerato mantenga standard elevati, equiparabili a quelli dell'olio vergine, per evitare che venga percepito come un prodotto di seconda categoria. Tuttavia, il consorzio ha dovuto fronteggiare sfide legali per proteggere questi standard di qualità contro operatori del settore che adottano pratiche meno rigorose.
L'impatto ambientale delle attività del consorzio è stato esaminato attentamente, utilizzando metodologie avanzate come il Life Cycle Assessment (LCA). Questa analisi ha permesso di valutare vari indicatori ambientali,(ad esempio il potenziale di riscaldamento globale e l'acidificazione), e di adottare misure per ridurre le emissioni e migliorare l'efficienza energetica. Questi sforzi hanno contribuito in modo significativo alla diminuzione dell'impatto ambientale della filiera degli oli usati.
Infine, la trasparenza e la conformità normativa restano priorità essenziali. Il consorzio ha adottato nuove tecnologie e procedure di controllo per garantire il rispetto delle normative e promuovere la sostenibilità a lungo termine. Le collaborazioni con le autorità fiscali e doganali sono state rafforzate, portando al recupero di oltre 3 milioni di euro in contributi evasi, dimostrando l'efficacia delle strategie operative e di controllo del consorzio.
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