Manovra 2025: focus sui bonus caldaie e rischio infrazione UE
- Luca Brivio
- 28 nov 2024
- Tempo di lettura: 1 min

La discussione sulla Manovra 2025 si accende attorno ai bonus fiscali per le caldaie a condensazione. Il nodo centrale riguarda la possibile contrarietà di questi incentivi alla direttiva europea EPBD (Energy Performance of Buildings Directive), che vieta dal 2025 incentivi per nuove caldaie alimentate a combustibili fossili, salvo che siano inserite in sistemi ibridi.
Il dibattito sugli incentivi
Il disegno di legge di bilancio per il 2025 conferma i bonus fiscali, con alcune variazioni, mantenendo però attivi gli sconti per le caldaie a condensazione. Questa scelta potrebbe portare l’Italia a incorrere in una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea. Secondo alcune associazioni ambientaliste come Greenpeace, Legambiente e WWF Italia, gli incentivi non sarebbero conformi agli obiettivi di sostenibilità definiti a livello europeo.
Un’interpretazione alternativa sostiene che i bonus potrebbero essere consentiti se le caldaie possono funzionare con combustibili rinnovabili, ma questa visione è stata finora smentita dalla Commissione Europea.
Proposte di modifica
Tra i 4.562 emendamenti presentati alla manovra, alcune proposte puntano a escludere gli incentivi per le caldaie alimentate esclusivamente da combustibili fossili. L'obiettivo è allineare le agevolazioni agli standard europei, limitandole ai sistemi ibridi (caldaia + pompa di calore).
Coperture finanziarie e priorità
Il vero ostacolo resta la disponibilità di risorse per coprire eventuali modifiche. Mentre il Parlamento lavora a una selezione degli emendamenti, si profila la necessità di scegliere tra sostenibilità ambientale e compatibilità finanziaria.
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