La gestione dell'acqua in Italia: tra dispersione, consumo e fiducia delle famiglie
- piscitellidaniel
- 21 mar
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In occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 e celebrata ogni anno il 22 marzo, l'Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha pubblicato un rapporto dettagliato sulla situazione delle risorse idriche in Italia. L'analisi evidenzia diverse criticità che continuano a influenzare l'approvvigionamento e l'utilizzo dell'acqua nel paese.
Perdite nella rete di distribuzione
Uno dei principali problemi evidenziati riguarda le perdite nella rete di distribuzione dell'acqua potabile. Secondo il rapporto Istat, nel 2022, l'acqua dispersa dalle reti comunali avrebbe potuto soddisfare le esigenze idriche di 43,4 milioni di persone per un intero anno. Questo dato sottolinea l'inefficienza delle infrastrutture idriche italiane, con una dispersione che supera il 36% dell'acqua immessa nelle reti.
Fiducia nell'acqua del rubinetto
La fiducia delle famiglie italiane nella qualità dell'acqua del rubinetto rimane un tema delicato. Nel 2022, il 29,4% delle famiglie ha dichiarato di non fidarsi a bere l'acqua di rubinetto, un dato stabile rispetto al 2021, ma in diminuzione rispetto al 2002, quando la percentuale era del 40,1%. Questa diffidenza varia significativamente a livello territoriale, con punte più elevate nelle regioni del Mezzogiorno.
Consumo di acqua minerale
La sfiducia nell'acqua del rubinetto si riflette nel consumo di acqua minerale. Nel 2022, l'82,2% delle persone ha consumato almeno mezzo litro di acqua minerale al giorno, un valore in crescita costante negli ultimi dieci anni. Il consumo più elevato si registra nel Nord-Ovest (86,3%) e nelle Isole (84,5%), mentre il più basso nel Sud (76,1%).
Irregolarità nel servizio di distribuzione
Le irregolarità nel servizio di distribuzione dell'acqua rappresentano un'altra criticità. Nel 2022, il 9,7% delle famiglie ha lamentato problemi nel servizio, un dato stabile rispetto agli anni precedenti. Quasi 2,5 milioni di famiglie sono state interessate da queste problematiche, con una concentrazione maggiore nel Mezzogiorno, dove risiede circa il 70% delle famiglie coinvolte.
Misure di razionamento
Nel 2020, 11 Comuni capoluogo di provincia o città metropolitana, tutti situati nel Mezzogiorno, hanno adottato misure di razionamento nella distribuzione dell'acqua potabile, disponendo la riduzione o sospensione dell'erogazione idrica. Questo fenomeno è attribuibile all'obsolescenza delle infrastrutture idriche, ai problemi di qualità dell'acqua per il consumo umano e alla riduzione della portata delle fonti di approvvigionamento.
Consumo medio di acqua nelle abitazioni
Il consumo medio di acqua nelle abitazioni è un indicatore essenziale per misurare l'efficienza del suo impiego nella vita quotidiana. Oltre a quantificare l'acqua utilizzata, mostra le diverse esigenze e abitudini dei nuclei familiari e permette di valutare l'incidenza sulle pratiche di sostenibilità ambientale.
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