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Il Vietnam come nuova frontiera per il vino italiano: dinamiche commerciali, potenzialità e sfide di un mercato in crescita

Il mercato vietnamita sta assumendo un ruolo sempre più rilevante per l’export vitivinicolo italiano, spinto da una crescita sostenuta dei consumi, da una classe media in espansione e da un interesse crescente verso prodotti premium provenienti dall’Europa. Il Paese si posiziona oggi come uno dei mercati asiatici con la maggiore apertura verso il vino estero, grazie alla modernizzazione degli stili di vita, all’aumento del reddito disponibile e alla diffusione di canali distributivi orientati all’importazione di prodotti di fascia alta. Per il vino italiano questo contesto rappresenta un’opportunità concreta, con margini di crescita significativi sia per i vini rossi sia per le bollicine e i bianchi aromatici, particolarmente apprezzati da una parte dei consumatori urbani. La presenza italiana cresce in un mercato storicamente dominato dai vini francesi, che mantengono un posizionamento privilegiato grazie al radicamento dei marchi e a una percezione di prestigio consolidata.


Il Vietnam mostra una dinamica di consumo fortemente concentrata nelle principali città, Hanoi e Ho Chi Minh City, dove si concentra la fascia di popolazione con maggiore potere d’acquisto. Nei centri urbani si registra una rapida evoluzione del gusto, con crescente attenzione verso prodotti di qualità, packaging curato, abbinamento gastronomico e nuove tendenze legate alla socialità nei locali e nei ristoranti internazionali. La ristorazione d’alto livello e gli hotel di fascia premium rappresentano i canali principali per l’introduzione dei vini esteri, mentre una quota crescente di consumatori inizia a rivolgersi a boutique del vino e piattaforme di e-commerce specializzate. Questo cambiamento nelle abitudini di acquisto favorisce l’ingresso dei vini italiani, in particolare per quelle etichette che valorizzano territorio, autenticità e varietà autoctone, elementi considerati distintivi e competitivi rispetto ai prodotti di altri Paesi esportatori.


L’accordo di libero scambio tra l’Unione europea e il Vietnam ha svolto un ruolo determinante nel rendere più accessibili i vini europei, grazie alla progressiva riduzione dei dazi doganali. Ciò ha reso il mercato più competitivo per i produttori italiani, che possono proporre una gamma di prodotti a prezzi più coerenti con il posizionamento desiderato. Il nuovo scenario tariffario consente alle cantine italiane di operare con margini più favorevoli e di ampliare la presenza in segmenti di prezzo medio-alto, dove la domanda vietnamita appare particolarmente dinamica. La riduzione delle barriere commerciali aumenta inoltre la possibilità di partecipare a fiere locali, incontri B2B, eventi promozionali e iniziative di formazione rivolte ai professionisti del settore, che rappresentano strumenti essenziali per sensibilizzare importatori e consumatori verso la varietà e la complessità del vino italiano.


Sul piano del gusto, i consumatori vietnamiti mostrano preferenze differenziate tra giovani e adulti. Le generazioni più giovani tendono ad apprezzare vini freschi, aromatici e dal tenore alcolico moderato, accompagnati da packaging contemporanei e adatti alla socialità informale. I consumatori più maturi prediligono invece vini rossi corposi o strutturati, spesso influenzati dai modelli francesi e australiani. Il vino italiano ha la possibilità di intercettare entrambi i segmenti grazie a un portafoglio ampio che comprende varietà aromatiche come Pinot Grigio e Moscato d’Asti, vini rossi di grande personalità come Sangiovese e Nero d’Avola, e spumanti come Prosecco e Trentodoc, particolarmente adatti ai contesti conviviali e agli eventi. Questo ventaglio permette ai produttori italiani di modulare le strategie di ingresso nel mercato vietnamita in base alle caratteristiche della domanda e ai posizionamenti dei competitor.


La distribuzione rappresenta un altro elemento fondamentale per comprendere il potenziale del Vietnam. La presenza di importatori strutturati e di una rete di distributori specializzati favorisce l’ingresso dei prodotti italiani nei principali centri urbani. La crescita dell’e-commerce facilita ulteriormente l’accesso ai consumatori più giovani, digitalizzati e interessati a sperimentare nuovi vini senza dover ricorrere esclusivamente ai canali retail tradizionali. L’espansione della classe media vietnamita, unita alla forte attenzione verso uno stile di vita moderno e internazionale, contribuisce alla crescita costante del comparto, con prospettive di ampliamento per i prossimi anni. La capacità delle aziende italiane di presidiare i canali commerciali e di costruire relazioni con importatori affidabili diventa essenziale per garantire continuità di presenza, competitività e riconoscibilità del marchio.


Altrettanto rilevante è la componente culturale. Il vino, pur non appartenendo alla tradizione locale, viene percepito come elemento aspirazionale, legato a status, modernità e qualità della vita. I consumatori vietnamiti attribuiscono grande importanza alla storia del prodotto, alla narrazione del territorio e alle certificazioni di origine, caratteristiche che rappresentano punti di forza del vino italiano. Le iniziative che valorizzano la cultura del vino e il legame con il territorio contribuiscono a educare il mercato e ad approfondire la conoscenza delle denominazioni italiane. Eventi dedicati, degustazioni e collaborazioni tra ristoranti italiani e importatori rappresentano strumenti efficaci per favorire la diffusione del gusto e per accrescere la familiarità con le etichette italiane.


Le prospettive di crescita del vino italiano in Vietnam appaiono quindi legate alla capacità di intercettare i nuovi trend del mercato, di rafforzare la presenza nei canali strategici e di valorizzare la ricchezza delle denominazioni italiane attraverso un approccio formativo e culturale. Se vuoi, posso preparare un articolo successivo con la stessa identica struttura.

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