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Ibride plug-in: potrebbe slittare oltre il 2035 il limite per la vendita


L'Unione Europea sta valutando la possibilità di consentire la vendita di auto ibride plug-in anche dopo il 2035, anno in cui dovrebbe entrare in vigore il divieto di commercializzazione di veicoli a benzina e diesel. Questa apertura emerge da un documento strategico di fine gennaio, citato dal settimanale tedesco Der Spiegel, che mette in discussione la linea finora seguita da Bruxelles sulla transizione ecologica nel settore automobilistico.

Secondo quanto riportato dal portale tedesco Energie-Bau, il documento europeo propone una maggiore flessibilità normativa, soprattutto per garantire che l'industria automobilistica possa continuare a investire e rimanere competitiva senza compromettere gli obiettivi ambientali previsti per il 2025. Questa revisione sembra essere stata influenzata dalle pressioni esercitate dalle lobby dell'auto, preoccupate per le conseguenze economiche e occupazionali del divieto totale ai motori termici.

La Commissione Europea ha recentemente avviato un dialogo con le parti interessate per individuare soluzioni che consentano di bilanciare le esigenze ambientali con quelle dell'industria. L’ipotesi di mantenere sul mercato le ibride plug-in oltre il 2035 potrebbe rappresentare un compromesso tra il divieto assoluto dei motori a combustione interna e la necessità di garantire una transizione graduale verso la mobilità elettrica.

Questa possibile modifica delle normative evidenzia il dibattito in corso tra Bruxelles, gli Stati membri e le case automobilistiche sulla strategia migliore per il futuro della mobilità in Europa. Se confermata, la flessibilità concessa alle ibride plug-in potrebbe favorire una transizione più sostenibile, evitando impatti negativi su occupazione e investimenti nel settore automobilistico.

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