Economia italiana: segnali misti tra resilienza e sfide globali
- Giuseppe Politi
- 4 dic 2024
- Tempo di lettura: 1 min
L’economia italiana registra segnali contrastanti in un contesto globale caratterizzato da incertezza e volatilità. Secondo gli ultimi dati ISTAT, il PIL del terzo trimestre mostra una lieve contrazione dello 0,1%, attribuibile a un rallentamento della domanda interna e alla debolezza dell’export, penalizzato dall’instabilità geopolitica e dall’apprezzamento dell’euro. Tuttavia, il mercato del lavoro tiene, con un tasso di occupazione stabile al 61,5% e una disoccupazione scesa al 7,7%, livelli tra i più bassi degli ultimi anni.
Sul fronte dell’inflazione, i prezzi al consumo sono cresciuti del 3,8% su base annua, in frenata rispetto ai mesi precedenti. La Banca d’Italia segnala che l’attenuazione delle pressioni inflazionistiche è legata al calo dei costi energetici e alla stabilizzazione delle catene di approvvigionamento.
Le imprese italiane restano resilienti, pur risentendo dell’aumento dei tassi di interesse, che ha reso più oneroso l’accesso al credito. Il settore manifatturiero è in difficoltà, mentre il turismo e l’agroalimentare continuano a trainare l’economia, beneficiando della ripresa del consumo interno e dell’interesse per il Made in Italy all’estero.
Sul piano fiscale, il governo ha varato la nuova legge di bilancio, con interventi mirati a sostenere famiglie e imprese, ma sotto l’occhio attento di Bruxelles per il rischio di un aumento del debito pubblico. La sfida principale resta quella di conciliare crescita economica e sostenibilità finanziaria in un contesto ancora fragile.
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