“A Più Libri Più Liberi”: la Regione Lazio lancia 10 mila buoni da 10 euro per i giovani under 30
- piscitellidaniel
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La Regione Lazio introduce un’iniziativa culturale rivolta ai giovani under 30 residenti nel territorio, offrendo 10 mila buoni libro del valore di 10 euro ciascuno, da utilizzare nelle librerie indipendenti aderenti all’iniziativa. Il provvedimento si inserisce nell’ambito della card Giovani regionale, la LAZIO YOUth CARD, e ha l’obiettivo di incentivare la lettura, sostenere le librerie locali e favorire l’accesso dei giovani alla cultura.
Il funzionamento è semplice: i giovani che hanno meno di 30 anni e sono in possesso della LAZIO YOUth CARD possono recarsi in una delle oltre 120 librerie indipendenti nella regione Lazio che hanno aderito all’iniziativa e presentarsi alla cassa con la carta. Al momento dell’acquisto di un libro, il buono di 10 euro viene applicato come sconto, agevolando così l’acquisto. L’elenco delle librerie aderenti va consultato tramite l’app della carta giovani o tramite i canali ufficiali della Regione.
L’iniziativa investe un budget totale di circa 100.000 euro, destinati all’acquisto agevolato di libri per la fascia giovani, ed è stata motivata da rappresentanti regionali che sottolineano come la “lettura spalanca la mente e conduce in posti sconosciuti” e che i giovani “sono per la comunità motore, linfa vitale e una risorsa da coltivare”. Viene inoltre sottolineato che il sostegno alle librerie indipendenti rappresenta una componente fondamentale dell’azione, contribuendo a rafforzare un tessuto culturale e commerciale spesso fragile.
Dal punto di vista operativo, l’impulso si rivolge anche al mondo della libreria indipendente: dando la possibilità ai ragazzi di accedere a sconti e promozioni, si favorisce quel segmento di mercato che non è rappresentato dalle grandi catene ma che spesso svolge un ruolo cruciale nella promozione della cultura e della lettura “di qualità”. Le librerie aderenti coprono tutte le province del Lazio, il che garantisce una capillarità territoriale che favorisce l’inclusione su scala regionale e non solo urbana.
Per i giovani aderenti l’iniziativa comporta anche un messaggio più ampio rispetto al semplice sconto: viene rafforzato il concetto che la lettura è strumento di conoscenza, crescita personale e partecipazione culturale. In un’epoca in cui le fonti di informazione e i consumi culturali si frammentano tra schermi, social e contenuti digitali, offrire un incentivo diretto per l’acquisto di libri cartacei rappresenta una scelta politica e culturale che punta sulla permanenza e sulla riflessione. Allo stesso tempo, l’iniziativa può essere interpretata come parte di un più ampio piano di politiche giovanili che include accesso a eventi culturali, sconti su trasporti e formazione, e mira a costruire una generazione più consapevole e “colta”.
Non mancano le sfide. Primo aspetto: il valore unitario del buono è contenuto (10 euro) e non assicura da solo un effetto “miracoloso” sulla lettura o sul mercato, ma rappresenta un segnale simbolico e operativo. Secondo: l’efficacia dell’intervento dipenderà molto dal tasso di adesione dei giovani e dalla loro propensione a utilizzare il buono, dall’adesione delle librerie e dalla presenza reale di titoli e punti vendita nei territori più periferici. Terzo: la sostenibilità dell’iniziativa nel tempo richiede che il provvedimento non sia un’azione isolata ma che venga accompagnato da politiche di lettura attiva, promozione nei territori e coinvolgimento delle scuole e delle biblioteche.
Dal punto di vista strategico-culturale, l’intervento può essere letto come parte di un modello in cui la cultura non è solo bene “di nicchia” ma bene pubblico da promuovere, specialmente per le nuove generazioni. Il binomio giovani-lettura assume qui una centralità: offrire un incentivo economico semplice ma efficace per i ragazzi under 30 significa credere che la conoscenza, la lettura e il libro cartaceo abbiano ancora un ruolo nel panorama della formazione personale e sociale. La Regione Lazio, con questa misura, mette in campo una leva pratica per avvicinare i giovani alla libreria indipendente e alla scoperta dei libri come strumenti di crescita.
In un’ottica di sistema, va inoltre considerato l’impatto indiretto sulle librerie e sul tessuto editoriale locale. Le librerie indipendenti spesso affrontano problemi strutturali come margini ridotti, concorrenza online, accesso limitato alle novità editoriali e costi operativi elevati. Un’azione pubblica che porta giovani a entrare in libreria, scegliere un libro e usare un buono, contribuisce a sostenere queste imprese culturali e a rafforzare la rete del libro nella regione. Per gli editori, l’iniziativa può incrementare la domanda e contribuire a far girare titoli meno commerciali che possono beneficiare della spinta promozionale generata dal buono.
L’incentivo si inserisce in un contesto più ampio di politiche giovanili della Regione: la LAZIO YOUth CARD già offre vantaggi legati a cultura, sport, mobilità, eventi e servizi dedicati agli under 30, ed è stata riconosciuta a livello europeo per la qualità dei benefit offerti. L’abbinamento buono-lettura e carta giovani crea sinergie fra accesso culturale e appartenenza digitale, rendendo la misura più visibile e facilmente fruibile tramite app e canali digitali.
La registrazione al programma è semplice: il giovane scarica l’app della LAZIO YOUth CARD, si registra, verifica i requisiti (età, residenza) e attiva la propria tessera digitale. una volta attiva, può presentarsi presso una libreria aderente, selezionare un libro e utilizzare il buono. Il meccanismo elimina molte barriere: nessun bando complesso, poche formalità e un accesso diretto alla libreria.
Nel complesso, l’iniziativa dei buoni libro under 30 in occasione della fiera “A Più Libri Più Liberi” appare come un intervento concreto che agisce su tre livelli: accesso culturale (giovani-lettura), sostegno economico (buoni libro) e promozione dell’editoria indipendente (librerie-indipendenti). La misura spera di generare una contagiosa “voglia di leggere” fra i giovani del Lazio, rafforzare il network delle librerie e mettere in atto una politica culturale che lavora dal basso su comportamenti, abitudini e infrastrutture culturali.

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