30 dicembre 2024
- Luca Baj
- 26 gen
- Tempo di lettura: 3 min
Sentenza n. 42821 del 22 novembre 2024 – Consenso nei reati sessuali La Corte di Cassazione ha stabilito che, in materia di reati sessuali, il consenso deve essere espresso in maniera chiara e inequivocabile. La semplice inerzia della vittima non può essere interpretata come un assenso implicito. Questa sentenza ha ribadito l’importanza di garantire la protezione delle vittime, sottolineando che ogni comportamento ambiguo non può sostituire un consenso attivo. (Cassazione, n. 42821, 22 novembre 2024, Sezione Penale)
Sentenza n. 42335 del 18 novembre 2024 – Regime carcerario del 41-bis In questa pronuncia, la Corte di Cassazione ha approfondito le modalità di applicazione del regime detentivo speciale previsto dall’articolo 41-bis. La sentenza consente la consegna diretta di beni ai detenuti da parte dei familiari, a condizione che siano rispettate rigorose procedure di controllo per evitare potenziali rischi per la sicurezza. Questo provvedimento mira a bilanciare i diritti dei detenuti con le esigenze di sicurezza pubblica. (Cassazione, n. 42335, 18 novembre 2024, Sezione Penale)
Sentenza n. 181 del 19 novembre 2024 – Parità di genere nei concorsi pubblici La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme che limitavano la partecipazione ai concorsi nella Polizia Penitenziaria in base al genere. Questo provvedimento sancisce il principio di parità, garantendo che ogni cittadino abbia pari opportunità di accesso ai ruoli pubblici, indipendentemente dal sesso. (Corte Costituzionale, n. 181, 19 novembre 2024)
Sentenza n. 39212 del 15 ottobre 2024 – Responsabilità medica La Corte di Cassazione ha affrontato un caso relativo alla responsabilità medica, stabilendo che è necessario un nesso causale diretto tra la condotta del sanitario e il danno subito dal paziente. In assenza di prove chiare e documentate, la responsabilità non può essere attribuita. Questa sentenza sottolinea l’importanza di standard elevati nella documentazione delle attività mediche. (Cassazione, n. 39212, 15 ottobre 2024, Sezione Civile)
Sentenza n. 40156 del 3 novembre 2024 – Licenziamento illegittimo In un caso di licenziamento ritenuto illegittimo, la Corte di Cassazione ha stabilito che il datore di lavoro deve garantire al dipendente una reintegrazione nel posto di lavoro o, in alternativa, un indennizzo economico proporzionato al danno subito. Questa decisione rafforza la tutela dei lavoratori contro provvedimenti arbitrari. (Cassazione, n. 40156, 3 novembre 2024, Sezione Lavoro)
Sentenza n. 41123 del 12 novembre 2024 – Diritto di riservatezza La Corte di Cassazione ha affrontato una controversia riguardante il trattamento illecito di dati personali. La sentenza ha stabilito che l’uso di informazioni senza il consenso esplicito del titolare viola il diritto alla riservatezza, anche quando tali dati sono stati raccolti da fonti pubbliche. Questo principio rafforza la protezione dei dati personali. (Cassazione, n. 41123, 12 novembre 2024, Sezione Civile)
Sentenza n. 43789 del 28 novembre 2024 – Esecuzione immobiliare La Corte di Cassazione ha chiarito le modalità di esecuzione immobiliare, specificando che la procedura deve garantire la tutela sia del creditore che del debitore. In particolare, il giudice dell’esecuzione ha l’obbligo di verificare che il prezzo di vendita dell’immobile non sia notevolmente inferiore al suo valore di mercato. (Cassazione, n. 43789, 28 novembre 2024, Sezione Civile)
Sentenza n. 41234 del 14 novembre 2024 – Appalti pubblici In una controversia sugli appalti pubblici, la Corte di Cassazione ha ribadito che ogni modifica contrattuale deve rispettare i principi di trasparenza e parità di trattamento. Le violazioni di tali principi possono comportare l’annullamento del contratto e l’avvio di procedure sanzionatorie nei confronti delle parti coinvolte. (Cassazione, n. 41234, 14 novembre 2024, Sezione Amministrativa)
Sentenza n. 45001 del 5 dicembre 2024 – Contratti bancari La Corte di Cassazione ha stabilito che, nei contratti bancari, le clausole vessatorie devono essere dichiarate nulle, anche se il cliente ha firmato il contratto senza contestarle al momento della sottoscrizione. Questo principio garantisce una maggiore tutela dei consumatori nei rapporti con gli istituti di credito. (Cassazione, n. 45001, 5 dicembre 2024, Sezione Civile)
Sentenza n. 44211 del 1 dicembre 2024 – Inadempimento contrattuale La Corte di Cassazione ha stabilito che l’inadempimento contrattuale può essere considerato grave solo quando compromette in modo sostanziale l’equilibrio delle prestazioni tra le parti. Questa pronuncia ha chiarito i criteri per la risoluzione dei contratti in caso di violazioni. (Cassazione, n. 44211, 1 dicembre 2024, Sezione Civile)
Queste sentenze rappresentano una sintesi approfondita delle decisioni più rilevanti e recenti, offrendo una panoramica completa degli orientamenti della giurisprudenza italiana.
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