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Zohran Mamdani: il nuovo volto della sinistra che ha conquistato New York

Zohran Kwame Mamdani, 33 anni, ha vinto le primarie democratiche per la carica di sindaco di New York, superando l’ex governatore Andrew Cuomo. Con oltre il 90% delle schede scrutinate, Mamdani ha ottenuto il 43,5% dei voti contro il 36,4% di Cuomo. La sua vittoria rappresenta un cambiamento significativo nella politica della città, segnando l’ascesa di una nuova generazione di leader progressisti.


Origini e formazione

Nato a Kampala, Uganda, il 18 ottobre 1991, Mamdani è figlio della regista indiana Mira Nair e dell’accademico Mahmood Mamdani. La sua famiglia si è trasferita a New York quando aveva sette anni. Ha frequentato la Bronx High School of Science e si è laureato in studi africani al Bowdoin College nel 2014. Durante gli anni universitari, ha co-fondato un capitolo di Students for Justice in Palestine, segnando l’inizio del suo attivismo politico. Nel 2018 è diventato cittadino statunitense.


Carriera politica

Nel 2020, Mamdani è stato eletto all’Assemblea dello Stato di New York per il 36º distretto, rappresentando Astoria nel Queens. È membro del Partito Democratico e dei Democratic Socialists of America. Durante il suo mandato, ha promosso leggi su riforme abitative, trasporti e energia, e ha ottenuto finanziamenti per migliorare i servizi della metropolitana.


Campagna elettorale e programma

La campagna di Mamdani per la carica di sindaco si è concentrata su politiche progressiste, tra cui:

  • Trasporto pubblico gratuito, con particolare attenzione agli autobus.

  • Congelamento degli affitti per le unità a canone stabilizzato.

  • Creazione di supermercati municipali per ridurre i prezzi dei generi alimentari.

  • Costruzione di 200.000 nuove unità abitative a prezzi accessibili nei prossimi dieci anni.

  • Aumento del salario minimo a $30 l’ora entro il 2030.

  • Investimenti in assistenza all’infanzia e istruzione pubblica gratuita.


Ha proposto di finanziare queste iniziative attraverso l’aumento delle tasse per i residenti con redditi superiori a un milione di dollari e per le grandi aziende.


Sostegno e critiche

Mamdani ha ricevuto l’endorsement di figure progressiste come Alexandria Ocasio-Cortez e Bernie Sanders. Tuttavia, le sue posizioni critiche nei confronti di Israele e il sostegno al movimento BDS hanno suscitato polemiche, portando a accuse di antisemitismo, che ha respinto. Ha anche affrontato critiche da parte di esponenti politici e media conservatori, che lo descrivono come un candidato estremista.


Prospettive future

Con la vittoria alle primarie, Mamdani si prepara ad affrontare le elezioni generali di novembre, dove sfiderà il sindaco uscente Eric Adams, candidato indipendente, e il repubblicano Curtis Sliwa. La sua candidatura rappresenta una sfida significativa per l’establishment politico e potrebbe segnare un cambiamento radicale nella direzione politica di New York.

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