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Wall Street rimbalza: brillano Tesla e 3M, ma lo spettro della recessione resta


Martedì, i principali indici di Wall Street hanno registrato un rimbalzo dopo le pesanti vendite del giorno precedente, scatenate dalle crescenti critiche del presidente Donald Trump nei confronti del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. L'attenzione degli investitori si è nel frattempo spostata sui risultati societari.


Un cauto ottimismo riguardo ai negoziati commerciali con la Cina ha contribuito a sostenere i mercati, dopo che il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent avrebbe affermato che lo stallo tariffario con Pechino non può proseguire a lungo e che si attende un allentamento delle tensioni.


Gli investitori hanno analizzato con attenzione una serie di bilanci trimestrali, in cerca di segnali su come le aziende stiano affrontando l’incertezza legata ai dazi e il possibile impatto sui profitti futuri. I risultati sono apparsi contrastanti.


Tra i titoli in evidenza, 3M Co ha guidato i guadagni del Dow Jones con un balzo del 6,9%, dopo aver superato le attese sugli utili del primo trimestre. In forte calo invece Northrop Grumman, che ha perso l’11,75% a seguito di un netto calo degli utili. Male anche RTX, in flessione dell’8,9% dopo aver segnalato un potenziale impatto negativo di circa 850 milioni di dollari sui profitti annuali a causa dei dazi.


Al contrario, Northrop Grumman (NYSE: NOC) ha subito un tracollo dell’11,75% dopo aver riportato un netto calo degli utili, mentre le azioni di RTX hanno ceduto l’8,9% in seguito all’annuncio di un possibile impatto negativo di circa 850 milioni di dollari sui profitti annuali, legato all’effetto dei dazi.


Il contesto di mercato è rimasto instabile, con gli investitori che osservano con apprensione le prossime mosse di Trump nella sua continua disputa con Jerome Powell in merito ai tassi di interesse. La situazione alimenta dubbi sull’indipendenza della Federal Reserve e sull’orientamento futuro della politica monetaria. Lunedì, i mercati avevano già registrato un calo superiore al 2%, a causa dell’inasprimento delle critiche del presidente USA nei confronti della Fed.


Nonostante l’S&P 500 abbia recuperato le perdite subite lunedì, l’indice resta ancora sotto i livelli precedenti all’annuncio dei dazi del 2 aprile, ribattezzato “Giorno della Liberazione”, e si mantiene oltre il 14% al di sotto del suo record di chiusura registrato il 19 febbraio.


Alle 11:49 ET, il Dow Jones Industrial Average è salito di 754,87 punti, ovvero dell'1,98%, a 38.925,28, l'S&P 500 ha guadagnato 97,99 punti, ovvero dell'1,90%, a 5.256,19, e il Nasdaq Composite ha guadagnato 332,19 punti, ovvero del 2,09%, a 16.203,09.


Anche i titoli megacap hanno mostrato segnali di ripresa: Nvidia (NASDAQ: NVDA) è salita dell’1,9%, mentre Apple (NASDAQ: AAPL) ha guadagnato il 2,8%.


Tutti i principali settori dello S&P 500 hanno chiuso in rialzo, con i beni di consumo discrezionali in testa ai guadagni.


Spicca il balzo di Tesla (NASDAQ: TSLA), che ha guadagnato il 5,2% in attesa della pubblicazione dei risultati trimestrali, aprendo la stagione degli utili per le megacap del gruppo dei "Magnifici Sette".


Restano però incerte le prospettive economiche. Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al ribasso le stime di crescita degli Stati Uniti per il 2025, portandole all’1,8%, mentre Citigroup (NYSE: C) ha indicato una probabilità compresa tra il 40% e il 45% che l’economia americana entri in recessione.


Nel corso della giornata sono attesi gli interventi di diversi membri della Federal Reserve. I mercati seguiranno da vicino le loro dichiarazioni, alla ricerca di segnali sulla direzione futura della politica monetaria e sull’atteggiamento della banca centrale di fronte all’escalation di tensioni con la Casa Bianca.


Alla Borsa di New York, i titoli in rialzo hanno nettamente superato quelli in ribasso, con un rapporto di 6,28 a 1, mentre sul Nasdaq il rapporto è stato di 3,73 a 1 a favore delle emissioni positive.


Nell’arco delle ultime 52 settimane, l’S&P 500 ha segnato quattro nuovi massimi e un nuovo minimo, mentre il Nasdaq Composite ha registrato 24 nuovi massimi e 61 nuovi minimi.




Fonte: investing.com

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