Wall Street resta cauta: attesa per dati chiave e trimestrali dei 'Magnifici Sette' mentre pesa l'incertezza sui dazi
- piscitellidaniel
- 29 apr
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Martedì, Wall Street ha chiuso in rialzo nonostante la volatilità dei mercati, in un contesto influenzato da utili societari misti, dati macroeconomici deludenti e nuovi sviluppi nelle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, che hanno portato molti investitori ad adottare un atteggiamento attendista.
Il Segretario al Tesoro statunitense, Scott Bessent, ha avvertito che i dazi potrebbero costare alla Cina fino a 10 milioni di posti di lavoro, pur sottolineando i progressi nei negoziati con altri partner commerciali come Giappone e India.
Le tensioni tra le due principali economie mondiali, che continuano a imporsi tariffe reciproche sulle importazioni, alimentano l’incertezza sui mercati riguardo all’esito delle trattative.
Secondo Eric Schiffer, CEO dell’Organizzazione del Patriarca, permane un certo ottimismo su potenziali accordi con India, Giappone, Australia e Corea del Sud, mentre i colloqui con la Cina restano probabilmente "l’ultimo ostacolo da superare".
Il giorno successivo all’annuncio da parte dei funzionari statunitensi dell’intenzione dell’amministrazione Trump di adottare misure per attenuare l’impatto dei dazi sulle automobili, le azioni Ford hanno registrato solo un lieve rialzo, mentre Tesla (NASDAQ: TSLA) ha perso lo 0,6%.
Il Dow Jones ha chiuso in territorio positivo, trainato dal forte balzo di Honeywell (NASDAQ: HON), salita del 5,4% dopo aver riportato un incremento dell’utile rettificato nel primo trimestre. Anche Sherwin-Williams (NYSE: SHW), produttore di vernici, ha guadagnato il 5% grazie a risultati trimestrali superiori alle attese.
In controtendenza, General Motors (NYSE: GM) ha ceduto l’1,6% dopo aver ritirato le previsioni annuali, citando l’incertezza legata ai dazi.
Sul fronte macroeconomico, i dati odierni hanno rafforzato i timori di un rallentamento economico: l’indice di fiducia dei consumatori del Conference Board è sceso ai minimi da maggio 2020, mentre le offerte di lavoro a marzo si sono attestate a 7,19 milioni, ben al di sotto delle stime di 7,48 milioni.
Alle 11:49 ET, il Dow Jones Industrial Average è salito di 243,76 punti, ovvero dello 0,61%, a 40.471,35, l'S&P 500 ha guadagnato 13,75 punti, ovvero dello 0,25%, a 5.542,50 e il Nasdaq Composite ha guadagnato 26,30 punti, ovvero dello 0,15%, a 17.392,44.
Nel corso della settimana sono attesi nuovi dati economici chiave, tra cui il report sulle buste paga non agricole, insieme ai risultati trimestrali di diversi titoli a grande capitalizzazione del gruppo dei "Magnifici Sette". Gli investitori resteranno particolarmente attenti a eventuali segnali di impatto legati ai dazi sulle prospettive di queste aziende.
Nonostante l’S&P 500 abbia messo a segno lunedì la sua migliore serie positiva dal novembre scorso, tutti e tre i principali indici statunitensi restano in territorio negativo dall’inizio dell’anno.
Nel frattempo, HSBC è diventata l’ultima società di brokeraggio a rivedere al ribasso il target di fine anno per l’S&P 500, abbassandolo da 6.700 a 5.600 punti.
Tra i titoli in evidenza, Coca-Cola (NYSE: KO) è salita dello 0,6% dopo aver superato le attese su ricavi e utili, mentre United Parcel Service (NYSE: UPS) ha ceduto lo 0,2% a seguito della pubblicazione dei risultati trimestrali.
Wells Fargo ha guadagnato l’1,3% dopo aver annunciato un maxi programma di riacquisto azionario da 40 miliardi di dollari.
In termini di ampiezza del mercato, i titoli in rialzo hanno superato quelli in calo con un rapporto di 1,26 a 1 al NYSE e di 1,11 a 1 al Nasdaq.
L’S&P 500 ha registrato 3 nuovi massimi e 4 nuovi minimi nelle ultime 52 settimane, mentre il Nasdaq Composite ha segnato 23 nuovi massimi e 47 nuovi minimi.
Fonte: investing.com
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