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Wall Street in ripresa: indici in rialzo tra incertezze sui tassi e tensioni commerciali


Venerdì, i principali indici di Wall Street hanno chiuso in rialzo dopo un periodo di trattative instabili, rimbalzando da una serie di sessioni negative. Il calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro ha incoraggiato una maggiore propensione al rischio, mentre i dati hanno confermato un aumento dell'acquisto in linea con le attese.


Il Dipartimento del Commercio ha rilevato che la riduzione è cresciuta secondo le previsioni nel mese precedente, ma la spesa dei consumatori è calata, complice l'accumulo di beni effettuato dalle famiglie nella previsione della tariffa annunciata dall'amministrazione Trump.


Alle 11:34 ET, il Dow Jones Industrial Average è salito di 198,90 punti, ovvero lo 0,46%, a 43.438,40, l' S&P 500 ha guadagnato 23,69 punti, ovvero lo 0,40%, a 5.885,26 e il Nasdaq Composite ha guadagnato 72,89 punti, ovvero lo 0,39%, a 18.615,92.


Dieci degli undici settori dell'S&P 500 hanno registrato guadagni, con il comparto dei beni di consumo discrezionali in testa grazie a un incremento dello 0,8%. Nel frattempo, il rendimento delle obbligazioni a breve termine è sceso ai minimi da ottobre.


L'indice di volatilità CBOE è sceso a 20,96 punti, dopo aver toccato il massimo di un mese all'inizio della sessione.


Secondo i dati di LSEG, gli investitori si aspettano che la Federal Reserve riduca i tassi di interesse dovuti volte entro dicembre. Nel corso della giornata, l'attenzione sarà rivolta ai commenti di Austan Goolsbee, presidente della Fed di Chicago, per eventuali segnali sulla posizione della banca centrale.


Il rapporto di venerdì assume un ruolo chiave per gli investitori che cercano di interpretare le prossime mosse della Federal Reserve, dopo che i decisori politici hanno mantenuto un approccio aggressivo sui tassi di interesse. Cresce la preoccupazione che le politiche della nuova amministrazione Trump, in particolare le restrizioni commerciali, possano consentire la distribuzione interna e frenare la crescita economica.


La prossima settimana sarà determinante per i mercati: scadrà la sospensione temporanea dei dazi su Canada e Messico imposta da Trump, mentre sono attesi dati cruciali sull'occupazione.


Anche le preoccupazioni legate agli investimenti in infrastrutture di intelligenza artificiale da parte di colossi come Nvidia (NASDAQ: NVDA) e Microsoft (NASDAQ: MSFT) hanno contribuito al calibro mensile degli indici di Wall Street.


L'S&P 500 ha chiuso in ribasso in cinque delle ultime sei sessioni, avviandosi verso la sua peggior performance mensile da aprile 2024. Il Nasdaq, trainato dai titoli tecnologici, ha perso circa il 9% rispetto ai suoi massimi storici, segnando il calo mensile più marcato dal settembre 2023.


Nvidia è risalita dell'1,1% dopo aver perso l'8,5% nella sessione precedente, a seguito della pubblicazione di una previsione di margine lordo trimestrale inferiore alle attese.


Dell (NYSE: DELL) ha ceduto il 5,8% dopo aver previsto un calo del margine lordo rettificato per l'anno fiscale 2026.


Anche HP Inc. (NYSE: HPQ) ha chiuso in ribasso, perdendo il 6,8%, dopo che le sue previsioni sugli utili trimestrali hanno deluso le aspettative del mercato.


Le azioni cinesi quotate a Wall Street sono state penalizzate dall'ultima minaccia di Trump di introdurre un dazio aggiuntivo del 10% sulle importazioni dalla Cina. Alibaba (NYSE: BABA) ha perso il 2,7%, mentre Xpeng (NYSE: XPEV) è scesa del 3,9%.


NetApp (NASDAQ: NTAP) è crollata del 16% dopo aver abbassato le previsioni sui risultati annuali, pesando sul settore tecnologico.


Sul NYSE, i titoli in rialzo hanno superato quelli in calo con un rapporto di 1,84 a 1, mentre sul Nasdaq il rapporto è stato di 1,27 a 1.


L'S&P 500 ha registrato 27 nuovi massimi e 11 nuovi minimi nelle ultime 52 settimane, mentre il Nasdaq Composite ha segnato 25 nuovi massimi e 266 nuovi minimi.




Fonte: investing.com

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