Giovedì, i principali indici di Wall Street hanno chiuso in rialzo dopo che i nuovi dati sui prezzi alla produzione hanno attenuato le previsioni di inflazione, mentre la prospettiva di colloqui di pace tra Russia e Ucraina ha incoraggiato gli investitori a prendersi qualche rischio.
A gennaio, i prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono aumentati significativamente, confermando la ripresa dell’inflazione e rafforzando l’idea che la Federal Reserve non taglierà i tassi di interesse prima della seconda metà del 2025.
Tuttavia, gli economisti stimano che l’indice PCE core sia salito dello 0,3% a gennaio, dopo un incremento dello 0,2% a dicembre, ben al di sotto dello 0,5% previsto da alcuni analisti sulla base dei dati CPI.
Tra gli elementi considerati nel calcolo dell’indice PCE figurano le commissioni di gestione del portafoglio, le spese sanitarie e le tariffe aeree. Il dato ufficiale sarà pubblicato entro la fine del mese.
Gli operatori di mercato attualmente prevedono un unico taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Fed nel 2025, con il primo intervento atteso non prima di settembre, secondo lo strumento FedWatch del CME.
Mercoledì, il rapporto sull’inflazione ha segnalato il maggiore incremento dei prezzi al consumo in quasi un anno e mezzo.
Durante la sua seconda giornata di audizione al Congresso, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha ribadito che i dati sull’indice dei prezzi al consumo (CPI) dimostrano come la lotta della banca centrale contro l’inflazione sia tutt’altro che conclusa.
Secondo un altro rapporto, il numero di americani che hanno presentato nuove richieste di sussidi di disoccupazione è diminuito la scorsa settimana.
Nel frattempo, l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che sia il presidente russo Vladimir Putin sia il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy hanno espresso il loro desiderio di pace durante conversazioni telefoniche separate avute con lui mercoledì.
Trump ha inoltre annunciato sulla sua piattaforma di social media che terrà una conferenza stampa alle 13:00 (18:00 GMT) per illustrare nel dettaglio le più recenti tariffe sulle importazioni negli Stati Uniti, introdotte durante il suo mandato.
Alle 11:35 ET, il Dow Jones Industrial Average è salito di 136,52 punti, ovvero lo 0,31%, a 44.505,08, l' S&P 500 ha guadagnato 33,83 punti, ovvero lo 0,56%, a 6.085,80, e il Nasdaq Composite ha guadagnato 178,48 punti, ovvero lo 0,91%, a 19.828,43.
Dieci degli undici settori dell'S&P 500 hanno chiuso in rialzo, con i comparti della tecnologia (SPLRCT) e dei materiali in testa.
I principali titoli growth e megacap hanno registrato guadagni, con Tesla (NASDAQ: TSLA) in evidenza grazie a un rialzo del 4,8%.
Trade Desk (NASDAQ: TTD) ha invece subito un crollo del 31,7% dopo aver ricavi previsti per il primo trimestre inferiori alle attese degli analisti.
MGM Resorts (NYSE: MGM) è balzato del 15,6% grazie a risultati di profitto e ricavi superiori alle previsioni per il quarto trimestre.
Sul NYSE, i titoli in rialzo hanno superato quelli in calo con un rapporto di 2,46 a 1, mentre sul Nasdaq il rapporto è stato di 1,41 a 1.
L'S&P 500 ha segnato 28 nuovi massimi e nove nuovi minimi nelle ultime 52 settimane, mentre il Nasdaq Composite ha registrato 94 nuovi massimi e 66 nuovi minimi.
Fonte: investing.com
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