Wall Street in rialzo, Nvidia supera i 4 trilioni mentre Trump rilancia sui dazi

Mercoledì i principali indici di Wall Street hanno chiuso in rialzo, con Nvidia (NASDAQ: NVDA) che ha raggiunto una capitalizzazione record di 4 trilioni di dollari. Gli investitori hanno reagito con relativa tranquillità alla nuova tornata di dazi annunciata dal presidente Donald Trump.

Il titolo Nvidia ha guadagnato il 2%, diventando la prima società al mondo a superare i 4 trilioni di dollari di valore di mercato. Questo risultato rafforza ulteriormente la sua posizione tra i titoli più performanti di Wall Street, grazie al boom della domanda per le tecnologie legate all’intelligenza artificiale.

Sei degli undici settori dell’indice S&P 500 hanno registrato progressi, con il comparto tecnologico in crescita dello 0,44% e quello dei servizi di comunicazione in testa con un +1,3%.

Martedì, Trump ha intensificato la sua politica commerciale annunciando una tariffa del 50% sul rame e ribadendo l’intenzione di applicare dazi precedentemente minacciati su semiconduttori e prodotti farmaceutici.

L’annuncio è arrivato appena un giorno dopo che il presidente aveva già messo in allarme 14 partner commerciali con una nuova serie di avvisi tariffari, dichiarando che almeno altri sette sarebbero stati resi noti nel corso della giornata.

La reazione dei mercati è rimasta relativamente contenuta. Gli analisti osservano che gli investitori sembrano ormai abituati alla retorica protezionistica di Trump e ritengono probabile che la Casa Bianca possa attenuare le sue posizioni più estreme.

Con l’entrata in vigore dei nuovi dazi rinviata al 1° agosto, molti investitori puntano sul fatto che i negoziati in corso possano ridurre le possibilità di un’escalation in una vera e propria guerra commerciale.

L’Unione Europea ha dichiarato di essere vicina a un’intesa preliminare con gli Stati Uniti, che potrebbe concretizzarsi nei prossimi giorni.

Nel frattempo, dopo i record segnati la scorsa settimana da S&P 500 e Nasdaq, spinti da un solido report sull’occupazione, l’attenzione degli investitori si concentra ora sui dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione, attesi giovedì, considerati indicativi per la prossima lettura sul mercato del lavoro.

Particolare attenzione sarà riservata anche alla pubblicazione dei verbali della riunione di giugno della Federal Reserve, prevista alle 14:00 ET. Gli operatori cercheranno segnali utili per capire quando la banca centrale potrebbe tornare ad allentare la politica monetaria.

Anche se un taglio dei tassi a luglio è ritenuto improbabile, le probabilità di una riduzione a settembre si attestano attualmente intorno al 64%, secondo il FedWatch Tool del CME Group (NASDAQ: CME).

Le mosse tariffarie imprevedibili di Trump continuano a sollevare timori per l’andamento della crescita globale e l’andamento dell’inflazione, complicando il compito della Federal Reserve, che per ora mantiene una linea prudente in materia di politica monetaria.

Sul fronte azionario, le azioni di AES Corp (NYSE: AES) sono balzate del 16,6% dopo che Bloomberg ha riportato che la società energetica starebbe valutando diverse opzioni strategiche, inclusa una possibile vendita.

UnitedHealth Group (NYSE: UNH) ha invece perso il 2,4%, in seguito a un’indiscrezione del Wall Street Journal secondo cui il Dipartimento di Giustizia statunitense avrebbe avviato un’indagine sulle pratiche dell’azienda per l’uso di medici e infermieri nella raccolta di diagnosi che avrebbero aumentato i rimborsi Medicare.

Boeing (NYSE: BA) ha guadagnato il 4,1% dopo che Susquehanna ha rivisto al rialzo il target price sul titolo. Il rialzo è stato sostenuto anche dai dati pubblicati martedì dalla compagnia, che mostrano un aumento del 27% nelle consegne di aerei a giugno rispetto all’anno precedente.

Sul mercato, i titoli in rialzo hanno superato quelli in calo con un rapporto di 1,07 a 1 al NYSE e di 1,05 a 1 al Nasdaq.

L’S&P 500 ha registrato 13 nuovi massimi e 5 nuovi minimi nelle ultime 52 settimane, mentre il Nasdaq Composite ha toccato 48 nuovi massimi e 34 nuovi minimi.

Fonte: investing.com